
Ristorante di incrocio, il 10_11. Incrocio di indirizzi (il 10 di via Sant'Andrea, l'11 di corso Venezia). Incrocio di atmosfere, quella modaiola di questo angolo blasonato di Milano e quella familiare della cucina di Luigi Cinotti, che ha preso in mano la cucina nell'autunno del 2023, dopo l'addio di Alberto Quadrio, di cui era stato il vice per l'apertura del locale.
In questo salotto elegante e silenzioso del Portrait, l'albergo della famiglia Ferragamo che ha dato nuova vita (e figaggine) al vecchio Seminario, tra il caos metropolitano di San Babila e lo shopping altospendente di Montenapo, il 10_11 si fa vivere tutto il giorno, fluido nel suo distribuirsi tra l'interno, il porticato e il giardino. La sua colazione è considerata la migliore di Milano (presto ve la racconterò), il pranzo può essere declinato tra piatti internazionali (Club Sandwich, Lobster Roll), menu alla carta e menu wellness, ma io sono stato la sera, quando la cucina di Cinotti diventa un po' più sofisticata, senza però mai dimenticare una dimensione comfort: che comunque non disdegna la rifinitura al piatto di alcuni piatti, come nel mio caso la Tartare di manzo al carrello magnificamente preparata dal bravo Simone Thomas con uovo, acciughe, capperi, prezzemolo e senape (io ho voluto tutto). Poi una magnifica Pappa al pomodoro con burrata e pane carasau (Toscana+Puglia+Sardegna) e l'Insalata di mare al vapore con scampi, gamberi, calamari e polpo. Tra i primi ho rinunciato alla celebre Pasta in bianco 10_11 optando per il Mezzo pacchero fatto in casa (come tutte le paste) con ragù di orata e pane alle erbe.
Per il secondo un leggero Branzino alla mediterranea, per lasciare spazio ai dolci di Cesare Murzilli, che meritano la ribalta: Ananas mango e passion fruit, Meringata al lampone, Zuppetta di frutta e verdura. Carta dei vini adeguata, servizio soave, un bar all'americana per chi vuole godersi un drink (uno solo?).