La casa è come un bozzolo, un piccolo nido, oppure una capsula che risponde ai bisogni primari. Un rifugio allo stato primitivo che si muove, si gonfia e si sgonfia. Si attacca a un muro come una goccia di moderna rugiada.
Labitare si svincola dal rigore del design, capovolge le regole dellarchitettura e si trasforma in arte. Senza limiti.
È questa lispirazione della mostra che si apre domani al Padiglione darte contemporanea dove prende forma lalternativa dellabitare. Una mostra collaterale al Salone del Mobile e che resterà aperta fino al 18 giugno.
Si intitola «Less», ossia meno: meno retorica, meno orpelli, meno sfarzo, meno spreco. Dentro a ridisegnare e correggere labitare le opere di diciotto artisti che hanno allestito progetti abitativi assolutamente alternativi. «La casa vista da artisti e non da architetti anche con materiali che non hanno grande importanza», ha detto lassessore alla Cultura del Comune Stefano Zecchi. Ed ecco che lo sguardo dellartista si dilata sulla metropoli e sui sui problemi: mobilità, precarietà, multiculturalità. E li reinventa. Basta avvicinarsi al Pac per orecchiare qualcosa di strano. Ad accogliere i visitatori è linstallazione di Silvio Wolf, che lungo il muro esterno diffonde parole in sedici lingue diverse come «una tenera babele» ha detto Lucia Matino, responsabile del Pac. Dentro cè il dialetto milanese e cè molto altro. Cè «levocazione della vita collettiva della città, lo scambio, la condivisione dello spazio urbano il desiderio ma anche la difficoltà di interazione in una società ormai decisamente interetnica», ha sottolineato la curatrice della mostra Gabi Scardi.
Ma locchio dellartista si sofferma anche e soprattutto sullabitare di chi non ha casa.
Ecco soluzioni poetiche, polemiche, ludiche «per abitare il mondo di domani, un domani magari non troppo lontano», ha proseguito la Scardi.
Un uomo ai margini di una città che cerca la solitudine e che nello stesso tempo si apre alla società. E guarda al disagio estremo lopera di Krzysztof Wodiczko nei suoi «Critical Vehicles», veicoli rifugio per persone senza fissa dimora realizzati modificando i carrelli della spesa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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