«Sono orgogliosa e rifarei tutto». Appare, e si definisce, «assolutamente serena e tranquilla» Letizia Moratti, arrivata a Palazzo Reale intorno alle quattro del pomeriggio. Non ha disdetto lappuntamento al convegno sulle Pari opportunità dove, quasi unironia della sorte, era seduta accanto al presidente del Tribunale Livia Pomodoro. Solo tre ore prima, tornando da Roma dove su invito del premier Romano Prodi aveva partecipato al Consiglio dei ministri per illustrare le linee guida della candidatura di Milano allExpo 2015, il sindaco ha trovato nel suo ufficio a Palazzo Marino carabinieri e guardia di finanza. E ha scoperto di essere indagata dalla Procura per abuso dufficio nellinchiesta sui presunti «incarichi doro» affidati dalla giunta. Reato che, secondo laccusa, è andato avanti dal luglio 2006 al febbraio scorso, quando è terminata la nomina dei nuovi consulenti.
Operazione che la Moratti difende a spada tratta, sottolinea che le indagini riguardano dirigenti «nominati a inizio mandato», quando è partita lattività di «riorganizzazione della macchina comunale che ha portato a una maggiore efficienza e al risparmio di 94 milioni in due anni», tradotti in «maggiori investimenti in servizi per i milanesi e meno tasse. A Milano sono scese del 4,5% (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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