Milano gli ha intitolato il largo su cui si affaccia il Piccolo Teatro, perché ha scritto opere per il palcoscenico e ha lasciato ai posteri anche diverse commedie in vernacolo. Ma Antonio Greppi è passato alla storia come il «sindaco della ricostruzione», primo cittadino dopo la Liberazione, simbolo della responsabilità e della concordia. Ieri Letizia Moratti ha voluto partecipare alla cerimonia di commemorazione che si è tenuta ad Angera, sul lago Maggiore, alla cappella di famiglia dove è sepolto il primo sindaco del dopoguerra. Un gesto «per ricordare chi seppe restituire a Milano uno spirito di concordia che sembrava irrecuperabile» ha spiegato la Moratti ricordando e deponendo fiori sulla lapide del suo predecessore. «In questa giornata del 25 aprile e nei 150 anni dell’Unità d’Italia - ha spiegato - ho deciso di ricordare Antonio Greppi, simbolo di unità e riconciliazione». Una memoria importante «in questo momento, in cui è indispensabile ricordare il passato per guardare avanti con ottimismo» e in cui, ha sottolineato, «occorre maggiore serenità a Milano e al Paese» anche «di fronte all’Europa e al problema dell’immigrazione». Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Angera, Antonio Ponti e i nipoti di Greppi, Mario Bobba e Bianca e Riccardo Dal Molin. Al sindaco hanno regalato l’unica copia originale dell’autobiografia politica lasciata dall’ex primo cittadino e la Moratti ha anticipato ai parenti che intende farne una pubblicazione. Greppi fu sindaco dal 1945 al ’51, dal 1958 venne eletto deputato, incarico che conservò per dieci anni. Sotto la sua guida, come ha ricordato la Moratti, i milanesi «hanno visto rinascere la Scala, il velodromo Vigorelli, scuole e ospedali chiese e asili. Ma Greppi, prima di tutto, rese alla città quello spirito di concordia che pareva irrecuperabile, uno spirito che dobbiamo recuperare». Anche il candidato del Pd Giuliano Pisapia ha rivelato di recente che uno dei due modelli a cui si ispira e quello del terzo polo Manfredi Palmeri ieri ha voluto posare una corona di fiori in sua memoria in largo Greppi.
Prima di salire nel pomeriggio sul palco del comizio organizzato dall’Anpi in piazza Duomo per le celebrazioni del 25 aprile, ieri mattina la Moratti pomeriggio ha partecipato alla deposizione delle corone per i caduti della Resistenza prima davanti a Palazzo Marino, poi alla Loggia dei Mercanti e al Sacrario dei caduti in piazza Sant’Ambrogio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.