Letta e l’apologia del suo erede Eminenza grigia? No, «semidio»

Gianni Letta? Un semidio. Parola del suo successore nell’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà (nella foto insieme a Letta). «Vedo meno la mia famiglia, dormo con il cellulare accanto pronto a ogni emergenza e ho preso il testimone da un “semidio” come Gianni Letta, quindi niente congratulazioni», ha detto ieri Catricalà alla consegna del premio Marisa Bellisario. La dichiarazione è stata diffusa dalla deputata del Pdl Lella Golfo. Il premio è stato assegnato a Catricalà «per il sostegno convinto e sincero, l’appoggio deciso e la convinzione con cui si è impegnato per la legge sulle quote di genere». Il sottosegretario è il primo uomo della storia del riconoscimento, insieme al presidente della commissione Finanze della Camera Gianfranco Conte.

Applaudito da manager e imprenditrici della Fondazione Bellisario, Catricalà ha parlato delle tante donne di cui è composta la sua famiglia, di origine e attuale, e rivendicato una sincera «fede» nelle capacità e nella determinazione femminili.

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