Seguendo l'esempio del S.Padre Paolo VI (cf. testo del 2.II.1965) dichiaro: nel casi di infermità, che si presuma inguaribile, di lunga durata, e che mi impedisca di esercitare sufficientemente le funzioni del mio ministero apostolico, ovvero nel caso che altro grave e prolungato impedimento a ciò sia parimente ostacolo, di rinunciare al mio sacro e canonico officio, sia come Vescovo di Roma, sia come Capo della santa Chiesa cattolica, nelle mani del Signor Cardinale Decano del Sacro Collegio Cardinalizio, lasciando a lui, congiuntamente almeno ai Signori Cardinali preposti ai Dicasteri della Curia Romana, ed al Cardinale Vicario di Roma (sempre che siano normalmente convocabili; e in caso contrario ai Signori Cardinali capi degli ordini del Sacro Collegio), la facoltà di accettare e di rendere operanti (sic!) questa mia dimissione nel Nome della Santissima Trinità.
Romae, 15.II.1989
Joannes Paulus II
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