Una lettera tira l’altra: «Tutto regolare»

Roma. Due lettere distinte dai toni soft e rassicuranti sulla massima attenzione e impegno, ma anche sulla regolarità del campionato e sulla buona fede dei fischietti. Il presidente della Figc Abete e quello dell’Aia Gussoni rispondono alla missiva dei dirigenti juventini Cobolli Gigli e Blanc che protestava sugli arbitraggi. Da via Allegri, si ribadisce l’impegno a garantire il rispetto delle regole e a tutelare i valori morali ed economici di tutte le società. Abete comprende l’amarezza della Juve e di altre squadre, ma «non ci può essere nessun dubbio sulla regolarità dei campionati e su serietà e preparazione degli arbitri». Nello stesso tempo viene confermata «la disponibilità a favorire sperimentazioni di nuove tecnologie, in linea con Fifa e Uefa» e si rimanda al Consiglio federale «come sede naturale per il dibattito e il confronto». «Un impegno al di sopra di ogni sospetto», è invece l’incipit della nota di Gussoni.

Secondo l’Aia, il valore della classe arbitrale italiana «viene riconosciuto dai massimi esponenti di Fifa, Uefa e Coni. Ciò non toglie che gli arbitri possano incorrere in errori di valutazione, ma non bisogna mai dubitare della loro buona fede».

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