Politica

La lettera della Vigilanza al cda Rai

Ecco il testo integrale che il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha inviata al consiglio d'amministrazione Rai per chiedere di nominare un nuovo presidente

La lettera della Vigilanza al cda Rai

Ecco il testo integrale che il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha inviata al consiglio d'amministrazione Rai per chiedere di nominare un nuovo presidente.

Gentile Consigliere, nella riunione odierna dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi della Commissione che mi onoro di presiedere, si è svolta un'articolata discussione e valutazione in merito alla situazione venutasi a creare per effetto del parere vincolante sulla nomina del presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai, parere che nella seduta del 1 agosto scorso non ha raggiunto la maggioranza dei due terzi dei componenti, prescritta dall'articolo 49 del decreto legislativo n. 177 del 2005.

Nell'ambito dei poteri di direttiva, indirizzo e vigilanza che competono alla Commissione, a partire dalla legge istitutiva n. 103 del 1975 e confermati nella successiva evoluzione legislativa fino, da ultimo, alla legge n. 220 del 2015, sentito l'Ufficio di Presidenza, le rappresento - si legge ancora - alcune specifiche indicazioni. Mi riferisco, in primo luogo, alla necessità inderogabile di un'applicazione delle disposizioni contenute nell'articolo 22.2 dello Statuto della Rai che assegna poteri e funzioni oggettivamente circoscritti e non dilatabili al consigliere più anziano di età in mancanza di un presidente e di un vicepresidente.

Peraltro nell'attuale fase non ricorre la fattispecie dell'assenza, impedimento o vacanza di carica del Presidente, contemplata dallo stesso Statuto. Al contrario si è in presenza di una nomina che non è stata perfezionata in sede parlamentare con la prevista maggioranza, nonchè della circostanza che lo stesso consigliere, già individuato per la carica di Presidente, si trovi a presiedere il Consiglio di amministrazione nella veste di consigliere più anziano.

Ciò induce ad esigere che da parte del Consiglio di amministrazione vi sia un esercizio delle proprie funzioni finalizzato all'esclusivo compimento degli atti di ordinaria amministrazione, strettamente necessari per la funzionalità dell'Azienda, dei quali la Commissione chiede di essere tempestivamente e preventivamente informata.

L'organo collegiale, nonché l'amministratore delegato che ne è parte, dovrebbero invece valutare di astenersi dal procedere ad altri atti, quali, ad esempio, le nomine dei direttori di rete, di canale e di testata, ai sensi dell'articolo 49, comma 10, lettera c) del decreto legislativo n.177 del 2005: a tale riguardo si allegano i pareri legali trasmessi alla Commissione.

Si ricorda invece l'urgenza e si sollecita l'adozione della nuova delibera di nomina del Presidente. Questa rientra nelle competenze del Consiglio di Amministrazione e costituisce il presupposto indispensabile per superare l'anomalia della attuale situazione. La Commissione che presiedo potrà essere immediatamente convocata per procedere, anche durante l'aggiornamento dei lavori parlamentari, all'espressione del parere prescritto.

Mi riservo in ogni caso di sottoporre alla Commissione l'esigenza di adottare ulteriori iniziative nell'esercizio delle proprie prerogative di vigilanza ed indirizzo, nel rispetto della legge, dei principi riconosciuti dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e nell'interesse del corretto funzionamento del servizio pubblico radiotelevisivo.

Commenti