Letteratura

Addio a Maria Venturi, giornalista e scrittrice. Sua l'iconica "Posta del cuore"

Scomparsa all'età di 90 anni la grande scrittrice e sceneggiatrice Maria Venturi. A lei si deve la nascita della posta del cuore e di grandi fiction come "Incantesimo" e "Orgoglio"

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Lutto nel mondo della letteratura e del giornalismo. È scomparsa martedì a Brescia all'età di 90 anni Maria Venturi, grande scrittrice di romanzi femminili e sceneggiatrice di successo di serie televisive come Incantesimo e Butta la luna. Era nata a Firenze il 1° agosto del 1933. A 7 anni insieme alla famiglia si trasferisce a Brescia che da allora diventa la sua città, dove si è poi sposata con Andrea Mariani e sono nate le sue figlie gemelle.

La carriera

Dopo la maturità classica si iscrisse alla Facoltà di Lettere antiche all'Università Statale di Milano. Fu lì che grazie a Mario Fubini docente di letteratura italiana, portò avanti il suo amore per la scrittura. Poco dopo la laurea pubblica i primi racconti sul settimanale Novella 2000, che all'epoca era un giornale di narrativa diretto dallo scrittore Giorgio Scerbanenco.

A 25 anni inizia a scrivere il suo primo romanzo e ne invia la trama e le prime pagine a Italo Calvino, alla Einaudi, chiedendo un "parere". Dopo tre mesi arriva la risposta, con una lettera autografa e un lusinghiero giudizio. Ma nonostante l'invito a portarlo avanti, questo rimane però incompiuto perché nel frattempo Venturi viene assunta a Novella con un contratto di sei mesi.

Questo viene poi rinnovato, ma il giornale è a rischio chiusura. Verrà salvato e trasformato da Enzo Biagi in un rotocalco di attualità. Con questa trasformazione viene assunta e inizia il praticantato per diventare giornalista professionista nel 1970. Nel 1979, dopo esserne stata caporedattore e vicedirettore diventa direttore di Novella 2000. Solo per pochi anni, visto che nel 1981 Paolo Occhipinti la chiama a dirigere lo storico settimanale Annabella, che pochi mesi dopo diventa Anna.

L'iconica "Posta del Cuore"

Proprio grazie a quella sua grande capacità di intercettare i gusti femminili, Anna diventa un rotocalco molto popolare con un target di donne dai 25 ai 44 anni. Proprio allora crea la rubrica la posta del cuore che diventa un appuntamento fisso per le lettrici, con cui la giornalista costruisce un filo diretto. Nell'ottobre del 1986 lascia Anna mantenendo un contratto di collaborazione con altre testate del gruppo: prosegue la posta con le lettrici, scrive articoli e interviste, inizia una rubrica di critica televisiva sul settimanale Oggi e collabora con Il Messaggero di Roma.

Il ritorno alla scrittura dei libri

Torna alla scrittura dei romanzi grazie a Oreste Del Buono, capo della divisione libri. Nasce così Storia d'amore di cui il regista Duccio Tessari acquista i diritti e nel 1987 diventa una miniserie televisiva interpretata da Margherita Buy. Si aprono per lei le porte della fiction e altri tre dei suoi romanzi diventano serie di successo: La storia spezzata (1992), La moglie nella cornice (1992), Il cielo non cade mai (1993).

La nascita di "Incantesimo"

È nel 1998 che crea il soggetto di Incantesimo, che durerà ben dieci stagioni dal 1998 al 2008. La fiction, trasmessa dalla Rai, diventerà poi un romanzo di grande successo. Si può dire che fu la precorritrice delle serie mediche tanto in voga oggi, visto che si svolge nella Clinica Life di Roma e racconta le storie sentimentali di medici, infermieri e avvocati che ci lavorano. Grande successo anche per Orgoglio del 2004, vista da 13 milioni di spettatori. A queste seguiranno Butta la luna (2006) e Paura di amare (2010) che si rivelano le sue ultime fiction.

L'attività giornalistica

Riprende da allora la carriera da giornalista e nel 1997 riceve al Quirinale il premio Saint Vincent. Tra i riconoscimenti ricevuti come scrittrice, tiene particolarmente al Premio Baccante di Matera. Nel 2011, Umberto Brindani, direttore di Oggi, le aveva affidato la rubrica Lezioni d'amore, un filo diretto con le lettrici. Nel 2015 il Premio letterario Il Molinello le ha assegnato il Premio alla Carriera e il Premio Speciale per il libro Niente è per caso.

Sempre nel 2015 pubblica I giorni dell'altra, una versione rivista, aggiornata e ampliata di un romanzo che aveva pubblicato vent'anni prima con Baldini e Castoldi.

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