La Francia, Julien Gracq e i libri postumi (ancora sigillati)

Dal 16 settembre al 30 novembre, il Musée atelier de l'Imprimerie di Nantes ospiterà una mostra dedicata a La forma di una città di Gracq

La Francia, Julien Gracq e i libri postumi (ancora sigillati)
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Sono passati quasi vent'anni dalla morte di Julien Gracq (1910-2007), uno degli scrittori più enigmatici di Francia, amato dai surrealisti e diventato universalmente noto per La riva delle Sirti, un libro sulla paralisi della speranza, insignito del Prix Goncourt nel 1951. Premio che l'autore rifiutò clamorosamente, in segno di protesta contro il conformismo dell'industria editoriale. Scrittore di culto (e di rara misantropia) in vita lo è diventato ancor di più in morte a partire dalla scoperta di una parte segreta della sua opera: i ventinove quaderni inediti custoditi dal 2007 alla Biblioteca nazionale di Francia (BnF), e finora rimasti sotto sigillo per volontà dell'autore stesso. La scadenza fissata è teoricamente il 2027, anno in cui si compiranno due decenni dalla sua scomparsa. Ma sarà davvero allora che il pubblico potrà accedere a questi testi misteriosi? A sollevare la questione è stata la stampa francese in questi giorni, ma le edizioni José Corti - storica casa editrice di Gracq - hanno frenato gli entusiasmi. «Ad oggi non è prevista alcuna pubblicazione», hanno seccamente comunicato, sottolineando che la data della rottura dei sigilli resta, per ora, il dicembre 2027. Ma è il segno che l'interesse intorno all'opera postuma di Gracq non si è mai spento. Dal 2011 a oggi sono stati pubblicati diversi inediti, tra cui Manuscrits de guerre (2011, pagine di diario dal fronte della Seconda guerra mondiale), Les Terres du couchant (2014) e Nuds de vie (2021). Tuttavia, nessuno di questi testi pubblicati postumi proviene dai quaderni sigillati, come chiarito dall'editore. Altra particolarità di Gracq, pseudonimo di Louis Poirier, è stato quello di essere fedele fino all'ultimo alla casa editrice José Corti, anch'essa refrattaria alle logiche del mercato. Gracq non cedette mai alle sirene dei grandi gruppi.

Intanto, sigilli rotti in anticipo o non rotti, dal 16 settembre al 30 novembre, il Musée atelier de l'Imprimerie di Nantes ospiterà una mostra dedicata a La forma di una città di Gracq. Pubblicato nel 1985, è un viaggio personale e letterario nella Nantes della giovinezza, tra mappe storiche e installazioni contemporanee, con la scenografia firmata da Élisabeth Ausina.

E dal 23 al 28 settembre, nel suo paese natale di Saint-Florent-le-Vieil, tornerà il festival Les Préférences, organizzato dalla Maison Julien Gracq. Un appuntamento itinerante che unisce letteratura, spettacolo e paesaggio, con letture, incontri.

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