
Esce in libreria "Una mattina di sole", il nuovo romanzo di Christy Lefteri, pubblicato in Italia da Piemme. L’autrice, nota per il suo bestseller internazionale "L’apicultore di Aleppo", torna con una storia intensa che intreccia amore, coraggio e speranza.
La storia
Ambientato a Cipro nel 1974, sullo sfondo dell’invasione turca, il romanzo – il cui titolo originale è "A Watermelon, a Fish and a Bible – esplora il dramma di una terra lacerata dal conflitto e dalle tensioni etniche. Con la sua consueta sensibilità narrativa, Lefteri mette al centro la resilienza umana, dipingendo personaggi profondamente segnati dalla guerra, ma capaci di resistere e amare anche nei momenti più bui. Un racconto toccante e potente, che conferma la capacità dell’autrice di trasformare eventi storici dolorosi in storie universali capaci di parlare al cuore dei lettori.
"Una mattina di sole" segue la storia di Koki, una giovane greco-cipriota che vive nella cittadina costiera di Kyrenia. Emarginata dalla sua stessa comunità, Koki è madre di un bambino di cui nessuno conosce il padre, e su di lei circolano pettegolezzi e giudizi che la rendono bersaglio di sospetti e isolamento. La sua esistenza, già segnata dal pregiudizio, viene stravolta quando l’esercito turco invade Cipro nel 1974.
In un clima di caos e paura, Koki è costretta ad affrontare non solo le conseguenze del conflitto, ma anche le donne che l’hanno respinta, trovando infine il coraggio di rivelare un segreto che ha custodito a lungo: il suo amore proibito per Adem, un soldato turco. Un amore impossibile in un’epoca segnata da odio e divisioni, ma anche l’unico spiraglio di verità e redenzione in un mondo che crolla.
La forza delle relazioni umane
L’opera di Lefteri esplora la forza delle relazioni umane e l’intensità di un amore che, nonostante le difficoltà, riesce a sfidare le convenzioni sociali e politiche, cercando di abbattere le barriere culturali ed etniche imposte dalla guerra. Adem, il protagonista maschile, è un soldato turco che ritorna a Kyrenia, la città che un tempo chiamava casa. In un paesaggio distrutto dal conflitto, si mette alla ricerca di Koki, l’unica donna che abbia mai amato. Il romanzo si sviluppa come un viaggio, non solo fisico ma anche emotivo, nel tentativo di ricongiungersi e di affrontare il dolore di un amore nascosto e perduto. Una ricerca che va oltre la semplice riconciliazione, sfidando le cicatrici lasciate dalla guerra e il peso delle divisioni etniche e politiche.
Il contesto storico e politico di Cipro, segnato da secoli di conflitti tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota, gioca un ruolo fondamentale nella trama del romanzo. Christy Lefteri ha scelto di ambientare la sua storia proprio nel momento culminante della divisione dell’isola, un evento che ha lasciato cicatrici profonde nelle vite delle persone coinvolte. La sua scrittura, ricca di emozioni e descrizioni vivide, immerge il lettore in una realtà dolorosa e complessa, ma che, nonostante tutto, conserva la capacità di offrire una speranza. Un barlume di luce, come suggerisce il titolo stesso del libro.
Chi è la scrittrice
Figlia di rifugiati greco-ciprioti emigrati nel Regno Unito nel 1974 dopo l’invasione turca, è nata a Londra nel 1980. Ha studiato alla Brunel University, insegnato inglese e lavorato come volontaria in un campo profughi.
Per Piemme ha pubblicato il megaseller da oltre 3 milioni di copie L’apicultore di Aleppo (2019), bestseller del Sunday Times, vincitore dell’Aspen Words Literary Prize, tradotto in oltre 40 Paesi, e Il cacciatore di usignoli (2022)
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