Le lettere dei bambini ai soldati italiani in Irak

Raccolti in un volume i lavori degli studenti delle scuole elementari e medie

da Salerno

Lettere da Nassirya un volumetto di poesie, disegni e messaggi scritto dai bambini per i soldati italiani in Irak. Il libro, dedicato a Nicola Calipari, sarà presentato sabato 18 marzo alle 10 nella Sala consiliare del Palazzo Vanvitelliano, sede municipale della città Mercato San Severino, in provincia di Salerno. I bambini hanno sempre giocato alla guerra, ma mai come oggi ne hanno la consapevole percezione, poiché gli scontri e le azioni terroristiche sul fronte iracheno sono cronaca quotidiana di tutti i mezzi di informazione.
Il conflitto bellico, l’efferatezza delle azioni dei gruppi terroristici hanno ingenerato una paura collettiva: tutti ci sentiamo meno sicuri e temiamo per le persone care. Un timore che avvertono anche i più piccoli, tanto è vero che si moltiplicano le inchieste per sondare le loro sensazioni.
Oggi i bambini vivono nuove paure: la realtà vince sulla fantasia. Agli orchi, alle streghe e ai draghi si sono sostituiti i kamikaze, i tagliatori di teste, che colpiscono in diretta da un mondo realmente bellicoso, insidioso, ostile. Essi vedono e ascoltano tutto, pertanto è indispensabile aiutarli a «decodificare» i messaggi percepiti, sostengono educatori e terapeuti. In particolare suggeriscono di mettere i bambini a contatto di quel mondo invogliandoli a rappresentare le loro paure con disegni, descrizioni, discussioni e tutto quanto si ritiene utile per diluire le loro tensioni.

È quello che è stato fatto con l’edizione 2005 del Premio Gutenberg Il Principe Azzurro che ha chiesto alle ragazze e ai ragazzi delle scuole elementari e medie di descrivere, attraverso lettere, poesie e disegni, i loro pensieri sulla guerra in Irak.

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