L'euro non si ferma, sfonda quota 1,41 poi "rallenta"

Altro record per la moneta europea nei confronti della divisa americana: toccati 1,4120 dollari. Poi la valuta europea si attesa a 1,4072

L'euro non si ferma, sfonda 
quota 1,41 poi "rallenta"

Milano - Improvviso strappo al rialzo per l’euro, che supera quota 1,41 dollari toccando il nuovo record a 1,4120 dollari. Non si arresta, dunque, la corsa verso l’alto della moneta unica che ha inaugurato la giornata con un nuovo record storico contro il dollaro sfondando per la prima volta nella sua vita la soglia di 1,41 con il picco a 1,4120. Quindi l’euro si è assestato tra 1,4099 e 1,41 mentre nei confronti dello yen la quotazione è di 161,90. La divisa nipponica e il dollaro passano di mano a 114,83.

L’euro tira il fiato Dopo aver segnato stamani un nuovo record contro il dollaro a quota 1,4120, scende sotto la soglia di 1,41 indebolito da prese di beneficio da parte degli investitori. La divisa unica, intorno alle 11,30 italiane, vale 1,4072 dollari, in rialzo rispetto agli 1,4065 di ieri. Sul dollaro, debole contro le principali valute, continuano tuttavia a pesare le parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ieri ha detto che le insolvenze nei mutui ’subprimè sono destinate a crescere e potrebbero peggiorare la recessione del settore immobiliare. A indebolire il biglietto verde è l’ipotesi che la Federal Reserve, per scongiurare lo spettro di una recessione negli Usa (l’ex presidente della Fed Alan Greenspan ha detto ieri che la probabilità di recessione è una su tre), debba continuare a tagliare i tassi d’interesse: i futures danno al 72% la probabilità di un nuovo taglio di un quarto di punto percentuale quando il Federal Open Market Committee tornerà a riunirsi il 31 ottobre. Il dollaro è sceso a 1,0013 contro il dollaro canadese, ai minimi dal novembre de 1976, e contro lo yen passa di mano a 115,23.

La divisa nipponica cede invece terreno contro l’euro, che vale 162 yen contro 161,39 di ieri, dopo che il taglio di mezzo punto percentuale dei tassi d’interesse deciso martedì dalla Federal Reserve ha restituito fiducia agli investitori, facendo riprendere flussi di investimenti speculativi ’carry tradè che indeboliscono lo yen.

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