L'Eurozona è sotto attacco: spread da record in Francia E ora trema pure la Spagna

Borse Ue in altalena. A impensierire i mercati è la crisi del debito. Nel mirino sono finite la Francia e la Spagna: lo spread sui Bund tedeschi è balzato a livelli da record

L'Eurozona è sotto attacco: spread da record in Francia E ora trema pure la Spagna

Dopo una settimana di ribassi, le Borse del Vecchio Continente aprono in calo sulla scia dell’andamento negativo di Wall Street e Tokyo, ma riescono a recuperare nel pomeriggio. A dare maggiore ottimismo ai mercati il generale raffreddamento degli spread e la Bce che sta comprando titoli di stato italiani e spagnoli. Ma i timori restano. Nel mirino sono finite la Francia e la Spagna con lo spread sui Bund tedeschi che è balzato a livelli da record. Ad ogni modo lindice d’area Stxe 600 si muove sopra la parità con il settore bancario che guadagna oltre mezzo punto percentuale.Londra è l'unica piazza sotto lo zero. Bene Piazza Affari che cresce dell'1,2%

La situazione nell'Eurozona resta preoccupante. Dopo l’Italia, sono finite ora sotto attacco la Francia e la Spagna. Ieri i rendimenti d'Oltralpe sono saliti a livelli record, mentre la Spagna ha collocato i titoli di Stato al 6,9%. Anche i differenziali sui Bund della Germania hanno raggiunto livelli rocord dall’introduzione della moneta unica. Dopo aver superato la soglia psicologica dei 500 punti, lo spread tra Bonos e Bund si aggira attorno ai 499 punti, mnentre il differenziale tra Oat e Bund, ieri sopra il livello di 200 punti, si attesta adesso a 175 punti base. L'Italia tira, invece, un sospiro di sollievo con lo spread sui Btp che scende sotto la preoccupante quota dei 500 punti.

Continuano a tenere banco i temi politici: dopo la formazione del nuovo governo italiano, nel fine settimana si terranno le elezioni in Spagna. Nel comparto bancario del Ftse Mib Intesa Sanpaolo guadagna il 3,87% a 1,235 euro, mentre si sta cercando un sostituto all’ex consigliere delegato Corrado Passera. Dopo aver passato gran parte della mattinata in territorio negativo si risveglia Bpm, con un rialzo del 3,66% a 0,3119 euro, sopra il prezzo dell’aumento di capitale arrivato oggi all’ultimo giorno. Nel settore bene anche Ubi Banca (+3,72%), Unicredit (+2,48%), banco Popolare (+2,10%), Bper (+1,84%) e Mps (+1,66%). In controtendenza Mediobanca, in flessione dello 0,84%. Tonici Campari (+3,34%), Mediaset (+2,74%), Snam Rg (+2,15%). Positivi i titoli del comparto energetico e delle utility, con Eni (+0,76%), Enel (+1,33%) e A2A (+1,67%). Mentre fra gli assicurativi Generali sale dello 0,98% e Mediolanum dell’1,26%.

Sul fronte opposto Luxottica cede l’1,55%, mentre circola l’ipotesi di un’uscita dell’ad Andrea Guerra verso Intesa Sanpaolo. Diasorin cede l’1,22%, Autogrill l’1,29% e Finmeccanica, ancora "vittima" di vendite, cede l’1,15% dopo essere arrivata a perdere oltre il 5%. In flessione anche Fiat (-0,70%)e Prysmian (-0,58%). Telecom Italia (-0,46%) non beneficia della decisione dell’Agcom che ha stabilito che saranno portate a 98 centesimi per tutti gli operatori entro il luglio del 2013 le tariffe di terminazione mobile.

Sull’All Share brilla Safilo brilla a Piazza Affari dopo l’acquisizione di Polaroid Eyewear per 65 milioni di euro. Il gruppo dell’occhialeria guadagna il 5,38% a 4,90 euro, dopo aver toccato un massimo di 5,05 euro.

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