Lezioni di violino e fisarmonica: ora il Conservatorio apre ai nomadi

Lezioni di violino e fisarmonica: ora il Conservatorio apre ai nomadi

Corsi di violino e fisarmonica per bambini e adolescenti, provenienti dai campi rom. Lo prevede l’accordo siglato ieri tra il Conservatorio e la Casa della carità per promuovere competenze musicali e cultura dell’accoglienza tra i giovani. I due enti hanno firmato un «Protocollo per la realizzazione di azioni in collaborazione», che prevede l’organizzazione di corsi di violino e fisarmonica per bambini e adolescenti, provenienti dai campi rom, ma estesi anche a bambini di nazionalità diverse, le cui famiglie prendono parte ai progetti di accoglienza della Casa della carità.
I corsi avranno inizio il prossimo mese di novembre, all’atto dell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico. «L’obiettivo non è solo far acquisire capacità musicali ai partecipanti - spiegano i promotori -, ma anche inaugurare un nuovo modello di esperienza di integrazione culturale. Là dove la musica si faccia linguaggio comune, capace di avvicinare ragazzi provenienti da esperienze di vita e da realtà sociali lontane e diverse tra loro, eppure conciliabili in nome di una crescita migliore».
Il Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano offrirà gratuitamente un corso di violino e un corso di fisarmonica, facendosi carico del percorso formativo destinato ai giovani partecipanti al progetto. Ne saranno docenti gli allievi degli ultimi corsi, scelti con concorso interno, che lavoreranno con la supervisione dei docenti del Conservatorio. La Casa della carità, tramite i propri educatori, contatterà e coinvolgerà bambini e adolescenti mettendo a disposizione i locali per le lezioni di musica. Fine ultimo dei corsi è formare una vera e propria orchestra che poi terrà concerti aperti al pubblico. Il protocollo siglato tra le due realtà prevede inoltre un impegno comune a realizzare altri progetti volti alla promozione della cultura musicale in ambiti di marginalità sociale.
Per Arnoldo Mosca Mondadori, presidente del Conservatorio, che ha fortemente voluto questo progetto di collaborazione, «il progetto di collaborazione tra il Conservatorio di Milano e la Casa della carità ci invita, anzi ci obbliga, ancor più che in passato, a lavorare sui talenti, di cui ogni ragazzo, indipendentemente dalla sua storia o dalla sua provenienza, è dotato. I talentuosi allievi del nostro Conservatorio impartiranno lezioni di musica a ragazzi che con la musica vivono da sempre, che hanno la musica dentro di sé.

Il Conservatorio intende coltivare i talenti a 360 gradi, si impegna a togliere da uno stato di marginalità ragazzi che hanno dentro di sé potenzialità straordinarie. Il sogno è quello di mettere in relazione mondi lontani, attraverso l’universalità di un messaggio, che solo l’arte sa portare».

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