Libano, bomba contro l'Onu Feriti due soldati irlandesi

Un ordigno è esploso contro una pattuglia delle forze internazionali di pace. Feriti anche alcuni civili. Nella notte da Beirut sparati due razzi contro la Galilea. Il ministro della difesa israeliana Barak: "Episodio grave"

Libano, bomba contro l'Onu 
Feriti due soldati irlandesi
Sidone - Un ordigno è esploso oggi nei pressi della città di Sidone, colpendo una pattuglia delle truppe internazionali del contingente Unifil presenti nel sud del Libano. Lo ha reso noto poco fa l’inviato della Tv araba "al-Jazeera" a Beirut. Secondo un bilancio provvisorio dell’attentato ci sarebbero almeno due soldati irlandesi feriti. Anche alcuni civili, in numero ancora imprecisato, sono rimasti feriti nell’attentato di questo pomeriggio a Sud di Beirut, dove un ordigno è esploso al passaggio di un camion dell’Unifil, la forza Onu in Libano. Lo ha riferito Al-Manar, la tv del movimento sciita Hezbollah. L’emittente ha aggiunto che nell’esplosione sono rimasti feriti almeno due caschi blu del contingente irlandese dell’Unifil. La nazionalità dei caschi blu feriti è stata confermata anche dall’agenzia ufficiale libanese Nna, che in un primo momento aveva invece affermato che i feriti erano caschi blu del contingente spagnolo dell’Unifil.

Razzi contro la Galilea Due razzi katiuscia sono stati sparati la scorsa notte dal Libano meridionale verso la Galilea. Mentre il portavoce militare a Tel Aviv continua a precisare con grande cautela che la vicenda "è ancora oggetto di indagini", l’emittente delle forze armate israeliane ha già accreditato la versione del sindaco di Shlomi (Alta Galilea) Gaby Naaman secondo cui la scorsa notte effettivamente sono stati sparati almeno due razzi katiuscia dal Libano meridionale verso la sua città. Abitanti della città hanno affermato di aver udito due boati verso le due del mattino locali. Sul posto era in corso una bufera e la popolazione ha pensato che si trattasse di semplici tuoni. Solo oggi si sono notati sul terreno i resti di almeno due razzi, secondo il sindaco Naaman.

L'Unifil indaga La forza Onu schierata nel sud del Libano, sta investigando sull’asserito lancio di razzi katiuscia. Lo ha riferito la portavoce dell’Unifil Yasmina Bouziane. "Una nostra squadra è sul terreno e sono in corso accertamenti", ha dichiarato Bouziane, precisando che "per il momento non possiamo né confermare né smentire questa notizia". Secondo il sindaco della cittadina di Shlomi, citato dalla radio militare israeliana, due razzi katiuscia provenienti dal sud del Libano sarebbero caduti la scorsa notte nei pressi della località dell’Alta Galilea.

Barak: "Episodio grave" Israele ritiene "grave" il lancio di razzi dal Libano verso la Galilea, avvenuto la scorsa notte. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Ehud Barak. Secondo Barak, si tratta comunque di un episodio "atipico": ragion per cui, nella fase attuale, Israele non intende modificare lo status quo nella zona. "Con i responsabili dell’esercito studieremo cosa sia realmente avvenuto, soppeseremo la questione e decideremo il da farsi", ha detto ancora Barak, citato dalla radio militare.

Ufficiale libanese smentisce La notizia fornita dalle autorità israeliane riguardo ai due razzi sparati nella notte dal Libano contro il nord di Israele "è infondata e completamente inventata". Lo ha detto all’Associated Press da Beirut un alto ufficiale dell’esercito libanese, che ha parlato in condizione di anonimato. La polizia israeliana ha confermato che due razzi Katyusha sono caduti nel centro della città di Shlomi, nel nord di Israele, senza fare vittime. Solo una casa è rimasta lievemente danneggiata.

Secondo le autorità militari l’attacco è stato condotto dalle Brigate Badr, sebbene non sia giunta alcuna rivendicazione. Yasmina Bouziane, portavoce della missione Unifil nel sud del Libano, ha detto che un team della forza Onu si trova già sul posto per accertare i fatti.

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