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Dal Libano sparati due razzi verso Israele Gerusalemme risponde

Da Tiro, dal villaggio di Sahl al Qalila, sono stati sparati due missili in territorio israeliano. Israele risponde con otto razzi. Ieri la rinuncia di Hariri a formare il governo

Dal Libano sparati 
due razzi verso Israele 
Gerusalemme risponde

Beirut - Alta tensione in Medio Oriente. Tre razzi sono stati sparati oggi dal Sud del Libano verso Israele, riferisce il sito web Naharnet. La zona da cui sono stati lanciati è nella regione di Tiro, vicino al villaggio di Sahl al Qalila, precisa la stessa fonte senza aggiungere altri dettagli. Lo confermano anche i servizi di sicurezza di Beirut, che però parlano di due razzi. Il lancio arriva all’indomani della rinuncia all’incarico di formare l'esecutivo da parte del premier designato libanese, Saad Hariri.

La risposta Almeno otto razzi sono stati lanciati da Israele contro un villaggio del Sud del Libano da cui poco prima erano stati sparati due o tre razzi katiuscia verso il Nord dello Stato ebraico. Lo riferisce il sito web Naharnet. Al momento non risultano vittime. L’agenzia Nna aveva poco fa riferito di colpi di artiglieria da Israele contro il Sud del Libano, come accade di consueto in casi del genere, al contrario dei razzi di cui non risulta l’utilizzo come mezzo di risposta a questo tipo di attacchi dal territorio libanese, l’ultimo dei quali risale al 21 febbraio.

Lanci Secondo le prime informazioni, confermate dalle forze di sicurezza israeliane, nel territorio di Israele sono caduti due razzi: uno nei dintorni della cittadina costiera di Naharya (Alta Galilea) e l’altro nelle vicinanze di Gesher Haziv. Gli scoppi sono stati sentiti in diverse località della Galilea occidentale, ma non risultano al momento conseguenze a cose o a persone. Ulteriori accertamenti sono in corso da parte delle forze armate d’Israele. In precedenza, lo stato maggiore di Beirut aveva riferito del lancio di tre razzi - probabilmente da parte di miliziani islamici - avvenuto dal Sud del Libano verso il territorio israeliano. Lanci analoghi da parte delle milizie sciite libanesi di Hezbollah sono stati frequenti in passato: fino a provocare in ultimo, nel luglio del 2006, una risposta militare israeliana culminata in un sanguinoso conflitto durato settimane. Dopo quell’operazione, seguita dal dispiegamento del contingente internazionale Onu dell’Unifil (con presenza italiana) nel Libano meridionale, la situazione si è tuttavia stabilizzata, salvo episodi sporadici.

Manovra al confine L’esercito israeliano ha condotto "esercitazioni su larga scala" lungo il confine con il Libano e all’interno delle Fattorie di Shebaa. È quanto riporta l’agenzia di stampa libanese Nna, secondo cui velivoli israeliani avrebbero sorvolato la regione durante le manovre. Le Fattorie di Shebaa sono un fazzoletto di terra di 25 chilometri quadrati, occupato da Israele nel 1967 e conteso da Damasco e Beirut. Lo scorso giugno la stessa Nna aveva annunciato che Israele stava ammassando mezzi militari al confine con il Libano e procedendo con il dispiegamento di carri armati.

Allora l’agenzia parlava di "un’attività militare inusuale" alle Fattorie di Shebaa.

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