Via libera dell’Anas Finanzierà la BreBeMi

L’Anas finanzia i maggiori costi per la BreBeMi. I lavori di realizzazione del collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano possono partire. Il consiglio d’amministrazione della Società delle Strade ha dunque deciso di accollarsi gli aumenti di spesa. Decisione fondamentale «affinché il Cipe possa dare il via libera» commenta Mariastella Gelmini, coordinatore lombardo di Forza Italia: «Non saremo più costretti a subire code come avvenuto anche per colpa di quella sinistra che ostacola infrastrutture fondamentali per Milano e per la Lombardia». E il pensiero corre alla Provincia di Milano, dove la giunta guidata dal diessino Filippo Penati continua a ostacolare i progetti per la BreBeMi definita «autostrada inutile».
Posizione sostenuta anche ieri dall’assessore ai Trasporti, Paolo Matteucci: «Esprimiamo nuovamente le nostre perplessità e critiche rispetto a questa decisione che ricade sulla collettività attraverso un aumento tariffario». Versione commentata così pure dallo stesso Penati: «Gli automobilisti pagheranno un euro e mezzo in più sulla tratta per consentire ad Anas il rientro del debito. Ci troveremo quindi con un’autostrada privata finanziata dallo Stato per il cinquanta per cento della spesa richiesta. Modello che è il contrario di quello che vogliamo realizzare con Serravalle, il cui controllo da parte della Provincia garantirà importanti risorse aggiuntive alla comunità milanese». Affermazione di chi non ignora che la BreBeMi necessitava di opere di messa in sicurezza estremamente costose che sono state quindi valutate d’intesa con Anas.
Penati, osserva Bruno Dapei di Forza Italia, «sa che Serravalle non è stata un’operazione voluta per arricchire la collettività.

Serravalle è stata una strategia che finora ha favorito solo un imprenditore privato e che, in futuro, non assicurerà nuove opere ai milanesi visto che i suoi assessori, il diesse Matteucci e il verde Mezzi, reclamano anche l’uscita della Provincia dal progetto della tangenziale est esterna».

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