da Caracas
È finito, dopo due mesi, lincubo per Giorgina Frigo e il figlioletto Giorgio, di tre anni, rapiti in Venezuela il 15 novembre scorso e liberati ieri in circostanze non ancora chiarite. La signora Frigo, 33 anni, imprenditrice originaria di Vicenza, è il quinto ostaggio liberato nel Paese sudamericano da quando - il 22 novembre - è stato distaccato presso lambasciata dItalia a Caracas il commissario Emanuele Trofè con il compito di assistere la sede diplomatica nelle sue azioni di coordinamento con le autorità locali in materia di sequestri di connazionali, sensibilizzare gli italiani residenti in Venezuela sulle misure preventive sul rischio di sequestri, assistere le famiglie i cui familiari siano stati rapiti.
Limprenditrice italiana fu sequestrata a El Tigrito, nello Stato venezuelano di Anzoategui. Sposata con un imprenditore sudamericano di origini salernitane, José Cataldo Rivas, è a capo della società Servicios y Costrucciones Reych, ereditata dal padre. Una testimone oculare, Yamira Parejo, raccontò che Giorgina Frigo era al volante del suo fuoristrada quando unauto senza targa tamponò quella dellimprenditrice. Tre persone armate di fucili e pistole immobilizzarono madre e figlio, e si dileguarono con i due ostaggi.
Nelle ricerche dei due sequestrati sono state coinvolte forze del Corpo di indagini scientifiche, penali e criminali venezuelane, accompagnate da uomini dellUnità antisequestri della Guardia nazionale e da agenti del Comando Regionale 7 (Core).
Libera litaliana sequestrata col figlio di 3 anni
Limprenditrice veneta è stata tenuta in ostaggio per due mesi
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