Sì al decreto sulle liberalizzazioni (leggi tutte le novità). Dopo otto ore di Consiglio dei ministri, il governo ha approvato il pacchetto di misure per la crescita. Il premier Mario Monti, nel suo tragitto a piedi da palazzo Chigi alla sala stampa, è stato salutato dagli applausi di alcuni cittadini. "Ci sono stime dell’Ocse e di Bankitalia secondo le quali se l’Italia nel campo dei servizi arriverà a un grado di flessibilità e apertura come gli altri principali paesi, la produttività del paese può aumentare di un 10% - ha detto il Professore - questo vuol dire più spazio nell’economia internazionale e più occupazione".
Il presidente del Consiglio, aprendo poi la conferenza stampa, ha annunciato che "il Cdm ha adottato un pacchetto di riforme strutturali per la crescita", aggiungendo che "l’economia italiana è stata frenata da tre grandi vincoli: una insufficiente concorrenza dei mercati, inadeguatezza delle infrastrutturali e la grande complicazione dele procedure amministrative in tutti i campi".
"Offriamo una liberazione da tasse occulte ed una moderazione del costo della vita" - ha commentato il premier Mario Monti - concorrenza e liberalizzazioni non significa introdurre un po' più di giungla per favorire l’economia ma, nella nostra visione, eliminare barriere soprattutto per i giovani, ma anche una rigorosa attività di limitazione dei poteri pubblici con regole di mercato, a iniziare dal garante antitrust".
Infine, ha precisato Monti, che "è in corso la spending review: non dimentichiamo che nel decreto legge di dicembre, data la fretta, solo in parte si è intervenuti sul lato della riduzione della spesa, ma ci sarà nei prossimi mesi, è già iniziata, una sistematica azione sulla spesa".
Sulle ostilità da parte di farmacisti, tassisti e avvocati, Monti ha commentato che "vanno messe in conto le reazioni negative, tutti preferiscono lo status quo rispetto alle nuove sfide, gli italiani sono convinti che senza una riconsiderazione del nostro modo di stare nella nostra economia è difficile trovare nuove speranza per la crescita".
"È un tema specifico che affronterà Elsa Fornero", ha tagliato corto il Professore sulla discussione legata alla riforma dell'articolo 18. "La riunione di lunedì sarà l’avvio di un negoziato sulla riforma del mercato del lavoro alla luce del quadro complessivo di politica economica - ha spiegato - io non prevedo che quella dell’articolo 18 sia una questione esclusiva e preminente. Sarà il ministro a decidere come e quando dovrà essere trattata".
Più in generale, per quanto riguarda le tematiche del mercato del lavoro, lunedì ci sarà il "lancio del dialogo con le parti sociali" e "il ministro Fornero incontrerà le parti sociali e alla riunione ci saranno diversi ministri e io stesso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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