Uscito dalla gattabuia dopo il provvedimento dindulto, ostinato e tempestivo si è rimesso a fare quello che è la sua specialità: rubare. Marco Calce, 35 anni, ha infatti immediatamente ripreso a muoversi tra un furto e laltro.
Luomo, residente a Seregno via Santa Valeria, martedì 2 agosto lascia la cella del carcere di Monza. E già lo stesso giorno ruba unautovettura. Si mette al volante. Deciso, infila lautostrada per arrivare a Modena a trovare i genitori. Spavaldo, corre come un matto e si fa beccare da una pattuglia della Polizia Stradale di Bologna. Gli agenti gli contestano daver abbondantemente superato i limiti di velocità. Poi saccorgono che la macchina è rubata: il «graziato» se la cava con una semplice denuncia a piede libero. La macchina sequestrata è riconsegnata al legittimo proprietario.
Calce torna in Brianza, con quale mezzo nessuno lo sa, seppure sono in molti in caserma ad intuirlo. Laltra notte, è passata unora e mezza dal 4 agosto e il nostro girovaga per le strade di Nova Milanese. Ha bisogno di unauto. Che fare? Semplice: rubarne una. Punta gli occhi su una Renault Clio. Aprirla è un giochetto. Il proprietario dellutilitaria si sta divertendo nella discoteca Cheek Tee, un locale con lingresso spalancato su Via Assunta. Qualcuno nota il topo, che armeggia con il blocchetto daccensione e avverte la centrale operativa dei carabinieri di Desio. Sul posto vola una pattuglia della stazione di Paderno Dugnano: gli uomini del capitano Vincenzo Barbato bloccano il ladro, lo caricano sulla gazzella e partono verso la caserma.
I militari interrogano la banca dati e scoprono la storia dellirriducibile. Riassunto: ha beneficiato di una cinquantina dore lontano dalle sbarre. A Seregno, il trentacinquenne, celibe, in cerca di un'occupazione, è titolare di un fascicolo penale alto così. Ha collezionato almeno una ventina di denuncie per inosservanza agli obblighi di pubblica sicurezza.
Liberato grazie allindulto ruba due auto in 24 ore
Al primo furto, per andare dai genitori a Modena, se la cava con la denuncia. Al secondo finisce dentro
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