Dopo 13 mesi trascorsi prima nel carcere minorile Malaspina di Palermo, poi in un centro di recupero per minorenni del Sud Italia, il diciottenne L.G.C. assassino reo confesso di Calogero Gagliano è tornato a casa sua. Ad Agrigento è ancora vivo il ricordo dellefferato delitto avvenuto la sera del 2 maggio dellanno scorso, quando lallora minorenne al termine di un diverbio tra giovani avvenuto al centro del lungomare di San Leone sferrò una coltellata che raggiunse Lillo Gagliano al cuore. Un fendente vibrato con una lama lunga 8 centimetri che non diede scampo al ventenne. L.G.C. scappò, tornò a casa dopo essersi disfato del coltello, ma nel cuore della notte venne arrestato dai carabinieri. Poi confessò. Per il giovane si aprirono le porte del carcere per minorenni palermitano e quindi quelle delle aule giudiziarie. Ora attende la sentenza che dovrebbe essere emessa il prossimo 12 luglio.
Prima di quella data, il 28 giugno nellaula del tribunale del capoluogo siciliano si terrà una simulazione del delitto, dopo che i periti nominati dallautorità giudiziaria hanno confermato che lassassino, al momento della coltellata era capace di intendere e volere..Libero un anno dopo lomicidio
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