Roma - Vittorio Feltri contro Miuccia Prada. Una lotta all'ultimo sangue. A farla scatenare le foto apparse sul settimanale Chi che ritraggono l’imprenditrice in uno scalo svizzero davanti al suo jet privato, con un uomo sdraiato in terra "per fare da gradino e agevolare la salita degli ospiti". Immediata la smentita dell'ufficio stampa di Prada ("Si è trattato di un gioco tra amici") e la richiesta di scuse da parte del direttore di Libero che risponde: "Assolutamente no".
La "ritirata" di Prada "Non si è trattato di un episodio di servilismo ma di un gioco tra vecchi amici". È quanto è scritto nella lettera di Miuccia Prada ricevuta da Libero, dopo l’articolo in prima pagina "Nuovi negrieri. Com’è umana la sinistra". "In merito all’articolo e alla relativa fotografia pubblicati sull’edizione di oggi - informa in una nota la direzione di Libero - abbiamo ricevuto dai due signori immortalati nella foto una lettera in cui si precisano i contorni della vicenda. E cioè che non si è trattato di un episodio di servilismo ma di un gioco tra vecchi amici. Libero - prosegue la nota - prende atto della versione che, se vera, cambia la sostanza dei fatti e alla luce di ciò si scusa con gli interessati e con Miuccia Prada per alcune critiche espresse. Resta il dubbio - prosegue la direzione - sull’opportunità di mettere in atto scherzi di cattivo gusto, che lasciano inevitabilmente spazio a interpretazioni ambigue".
Feltri non si scusa Il direttore di Libero dice di non avere "personalmente nulla di cui scusarsi con Prada". E spiega: "Le foto, tra cui quella pubblicata dal giornale in prima pagina, sono vere e sono pubblicate anche dalla ribvista Chi e il mio editoriale contiene considerazioni nelle quali non si dà del ladro a nessuno e sulla quali quindi non torno indietro". Per Feltri infatti la nota diffusa da Libero - dopo la pubblicazione stamattina della foto che ritrae un uomo steso a terra per agevolare la salita di un ospite, amico della Prada, sull’aereo che riporta tutti da St. Moritz - "è scritta in modo ambiguo e può essere male interpretata, può far pensare in particolare a scuse circa il cointenuto del mio editoriale. La realtà è che la foto è vera, Miuccia Prada e i suoi amici danno una interpretazione dei fatti, del tutto legittima, noi ne diamo un’altra".
Feltri resta convinto che, a vedere quella foto, "uno pensa esattamente le cose che abbiamo scritto noi". "Per questo del mio articolo non mi scuso - conclude il direttore di Libero - in fondo non ho mica detto che sono ladri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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