LIBRO ANTICO In anteprima Galileo da collezione

A Palazzo della Permanente dal 16 al 18 marzo: presenti 64 librai antiquari con circa 15mila preziose rarità in mostra

Bibliomani, bibliofili, amanti del libro antico, vuoi come contenuto letterario, di caratteri a stampa, rilegature e perché no di un semplice ma prezioso «oggetto feticcio», è giunta l’ora dell’appetitoso appuntamento con la XVIII Mostra del Libro Antico, ideata e curata da Marcello Dell’Utri e Fedele Confalonieri, sotto l’egida di Publitalia.
Nella rinnovata sede della Palazzina della Permanente di via Turati 34, prima sede espositiva della rassegna divenuta ormai la più prestigiosa nel mondo, si parte dagli incunaboli per passare alle Cinquecentine, poi il Seicento e Settecento e infine si giunge all’Ottocento e al Novecento. E la novità assoluta è che per la prima volta in Italia ci sarà la più importante collezione privata di «Galileo Galilei e il suo Universo». Gli espositori sono 64 con circa 15mila titoli in mostra tra mappe, manoscritti miniati, libri d’Ore, legature e rarità editoriali del nostro secolo. Sul sito www.mostradellibroantico.it è possibile accedere alle pagine dedicate agli espositori, consultare le schede dei volumi e visitare le pagine delle aziende sponsor della manifestazione patrocinata da Regione Lombardia, Comune di Milano e Comunità Europea. Per passare alle novità iniziamo dagli incunaboli, con un volume tascabile da viaggio, commissionato da un mecenate di Levroux che presenta 13 bellissime miniature a piena pagina raffiguranti soggetti sacri quali l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Crocefissione. Titolo del prezioso è «Libro d’Ore» miniato in Francia nella prima metà del XV secolo nei pressi di Bourges in una legatura coeva esposto da Sokol di Londra. Altre due rarità sono un «Brevairium Romanum», un libro liturgico destinato ai monasteri arricchito di capilettera finemente miniati e stampato a Venezia nel 1478 in soli 45 esemplari (Bernard Quarith di Londra). Del celebre musicista e compositore di messe Franchino Graffuro, maestro di cappella del Duomo, amico di Leonardo che dedicò a Ludovico il Moro uno dei più importanti compendi di musica sacra del XV secolo, la Libreria Antiquaria Philobiblon presenta la seconda edizione di «Pratica musicae». Tra le Cinquecentine la prima edizione de «Le vite dei più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani» di Giorgio Vasari, stampato da Tormentino a Firenze nel 1550 (Studio Rambaldi); mentre sono da ammirare sette libri del medico fiammingo Andrea Veselio «De Humani Corporis Fabbrica», stampato a Basilea nel 1550 (Wunderkammer). Per il ’600 il primo atlante celeste del 1603 «Uranometria» di Johann Bayer. Nell’800 troviamo di Ugo Foscolo un’opera che racchiude una lettera firmata da Napoleone «Relazione della battaglia di Marengo» del 1805 (Pregliaso).

Ambizioso «Sonnets et Eaux Fortes», composti da Verlaine, Gautier e France con illustrazioni di Manet, Corot, Millet e di Filippo Marinetti (Scarpinato), fogli composti con un rescritto di Boccioni, seguono Capuana, Pirandello, Vittorini, Quasimodo e Ungaretti che si esprime sui sonetti di Shakespeare del 1944.
Mostra del libro antico, inaugurazione giovedì 15, aperta al pubblico dal 16 al 18 marzo dalle 11 alle 19, domenica 11-18. Ingresso 8 euro.

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