Un libro Usa per far perdere la sinistra

Don't Think Of An Elephant è un bel libro: né troppo lungo, né troppo corto. Perdente, però. L’autore è George Lakoff, un linguista di Berkeley ed ex advisor del Partito democratico americano. Ha scritto una ventina di libri di diverso argomento, hanno venduto tanto e fatto discutere. Anche Don’t Think Of An Elephant è andato bene: 250mila copie vendute, best seller del New York Times.
Un successo editoriale che adesso arriva in Italia, pubblicato da Fusi Orari, col titolo Non pensare all’elefante. L’hanno anticipato in pompa magna il settimanale Internazionale (stesso gruppo di Fusi Orari) e il quotidiano la Repubblica. Il perché è semplice: l’elefante è il simbolo del Partito repubblicano e quindi dei conservatori e quindi del centrodestra. Per estensione l’elefante sarebbe il centrodestra italiano. Nel suo saggio, Lakoff spiega come deve fare la sinistra a vincere le elezioni. Lo spiega per punti, perché gli americani sono sintetici, anche quelli liberal. Scrive la ricetta per risolvere tutti i problemi: la distanza dalla gente, il linguaggio, l’essere divisi sempre e su quasi tutto. Internazionale e Repubblica trascrivono entusiasti, come se si fosse accesa la luce. Lakoff e il suo libro illuminano. Nell’euforia si tralascia un piccolo dettaglio.

Lakoff ha scritto il suo libro prima delle elezioni presidenziali americane del 2 novembre 2004 (è uscito a settembre). John Kerry, avversario democratico di George W. Bush, l’ha utilizzato per la sua campagna elettorale. Solo che non è servito: ha perso lo stesso. Nettamente.

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