Edoardo Musicò
Un centinaio di nuovi brevetti depositati ogni anno. Continue innovazioni in ogni campo, realizzate dalle aziende e da tanti comuni cittadini che dimostrano un talento non inferiore a quello di Archimede Pitagorico. Sono i dati evidenziati dall'Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio di Genova. I genovesi e i liguri inventano le cose più disparate e sono pronti a sopportare tutti gli iter burocratici per ottenere la dichiarazione di un ufficio pubblico che attesti la paternità di un'invenzione e l'esclusiva di sfruttamento economico per 20 anni, in parole povere, il tanto agognato brevetto. In effetti, l'andamento delle invenzioni brevettate a Genova è costante da diversi anni. Le 113 domande di brevetto del 2003, sono diventate 118 nel 2004, per poi calare a 95 nel 2005. «Per quest'anno, prevediamo un possibile incremento - spiega Sergio Arvigo, funzionario dell'Ufficio brevetti - dato che la Legge finanziaria per il 2006 prevede l'abolizione delle tasse di concessione governativa e le imposte di bollo per il deposito delle domande di brevetto. Restano solo in vigore i diritti di segreteria, pari a 35-40 euro, da versare una tantum alla Camera di Commercio».
Gli inventori - prevalentemente uomini secondo le statistiche genovesi - sono sempre all'opera, dato che la passione per un hobby, l'interesse per la meccanica, anche se non si è per forza ingegneri, e il desiderio di sperimentare sono fondamentali per far venire l'idea giusta, a cui nessuno aveva mai pensato. E l'invenzione diventa realtà, magari migliorando la vita di tante persone sul lavoro o che hanno problemi di salute, le quali non sapranno mai che la paternità di quell'innovazione, finalmente alla loro portata, è tutta genovese ed è stata conquistata dopo un'attesa burocratica di almeno tre anni. Le aziende genovesi brevettano spesso nuove invenzioni, a partire dall'Ansaldo che spazia dal trasporto ferroviario, all'energia fino alla ricerca in campo nucleare e partnership per costruire nuove centrali all'estero. Non sono da meno Elsag, che progetta, realizza e gestisce sistemi e servizi informatici di automazione e sicurezza, e Marconi che è fornitore di apparati, servizi e soluzioni nel campo delle telecomunicazioni. Ma senza arrivare alle realizzazioni ad alta tecnologia di centri di ricerca aziendali, anche le piccole imprese e i privati sono molto attivi all'ombra della Lanterna. E Genova, con 95 domande di brevetto nel 2005, si è collocata, secondo la Camera di Commercio, in posizione intermedia nella classifica delle province italiane per numero di brevetti. In effetti, la Superba non può contrastare le 2.513 richieste di Milano e le oltre 900 di Torino, dato il peso dei loro poli industriali, ma soffre anche la concorrenza di Bologna - 803 domande -, di Roma, con oltre 660, e di Firenze che ha depositato 258 richieste nel 2005.
Tuttavia, Genova supera città che vantano un buon numero di piccole e medie imprese o importanti attività portuali come Bolzano, Bergamo e Trieste, che hanno depositato rispettivamente 69, 53 e 17 domande, e città del sud come Napoli, che ha proposto 63 brevetti, e Palermo, con 50 richieste. Il capoluogo guida anche la classifica ligure, dato che, l'anno scorso, Savona ha presentato 43 domande, La Spezia 5 e Imperia solamente una. All'ombra della Lanterna, l'ingegno non manca, così come la passione per il mare. Lo dimostrano i brevetti per migliorare l'attività dei subacquei, che spaziano da un nuovo sistema di sicurezza per autorespiratori, al metodo per valutare il tempo dell'aria durante l'immersione. Ma il mare è l'elemento centrale di tanti inventori liguri e, da Imperia, arriva il brevetto di un nuovo tipo di vela a doppia superficie che migliora la navigazione della barca, sfruttando meglio il vento, grazie anche ad uno speciale profilo a forma d'ala. L'ingegno spezzino, infine, ha ottenuto il recentissimo brevetto di un nuovo tipo di catamarano multifunzionale per servizi di protezione dell'ambiente marino. Ma non di solo mare vivono i liguri e dilagano anche le invenzioni per migliorare la sicurezza. Alcuni esempi riguardano il casco di protezione con airbag per motociclisti e automobilisti, l'apparecchiatura elettrica che controlla la pressione dei bruciatori delle centrali termiche e il «campionatore» per terreni morbidi, che verifica tempestivamente il livello d'inquinamento in tutti gli strati. Per migliorare la vita nelle mura domestiche, i genovesi hanno ideato il dispositivo che apre automaticamente l'anta della lavastoviglie alla fine del ciclo di lavaggio e persino un nuovo attrezzo che pulisce il filtro della macchina per caffè espresso. E un brevetto savonese garantisce la conservazione alimentare secondo il grado di densità dei prodotti mantenendo inalterati, con metodi diversi, succhi di frutta, gelati o minestre. Per chi ha paura che gli rubino il motorino, arriva da Imperia il nuovo dispositivo che impedisce furto, sollevamento e abbattimento dello scooter.
E il settore sanitario non è da meno. Dall'attrezzo che permette di coricarsi agevolmente a letto a chi ha problemi agli arti inferiori, alla speciale cuffia per registrare l'elettroencefalogramma, fino alla telecamera con specchietto per dentista, illuminata a led impermeabile, e collegabile a vari strumenti chirurgici, è un susseguirsi di idee per migliorare la qualità della vita. E la sfida è rivolta a tutti i liguri armati di buona volontà, ingegno e pazienza.
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