«Esprimiamo preoccupazione». Non usa giri di parole Carlo Sangalli, presidente dellUnione Regionale del commercio del turismo e dei servizi, per descrivere lo stato danimo riguardo la decisione del governo di impugnare alla Corte costituzionale la legge della Regione Lombardia sulla formazione professionale. «Si tratta una legge che il terziario lombardo apprezza - afferma Sangalli - perché definisce un chiaro assetto di riferimento per il sistema regionale di istruzione e formazione professionale riconoscendo le esigenze dei differenti soggetti coinvolti: dagli studenti, alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese».
La legge lombarda sulla formazione professionale, sottolinea lUnione regionale, «integra il sistema dellistruzione con quello della formazione professionale e del lavoro (apprendistato, formazione continua) rendendo riconoscibili alle imprese - con un modello di certificazione condiviso e riferito a standard riconosciuti - le competenze formative di chi avvia il proprio percorso di lavoro».
«Ora questo ricorso del governo alla Consulta - rileva Sangalli - rischia di disperdere unesperienza positiva allinsegna della sussidiarietà, rivolta alle persone ed attenta al mercato del lavoro». Con il rischio, più che concreto, di far perdere competitività alle imprese milanesi e lombarde. I percorsi regionali triennali di istruzione e formazione professionale complessivamente riguardano, in Lombardia, 30mila studenti.
Solo attraverso il Capac-Politecnico del Commercio di Milano (istituzione che fa riferimento allUnione del Commercio) vengono organizzati 15 corsi triennali: 12 nellalimentare e ristorazione e 3 nel non alimentare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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