Duecento telecamere alle pensiline, altre 2.500 spalmate sulle banchine delle tre linee metropolitane e 240 controllori in servizio sugli autobus. È il piano Atm per garantire tranquillità a chi viaggia sui mezzi pubblici.
«La sicurezza prima di tutto», slogan che lazienda di foro Bonaparte declina attraverso il potenziamento dei controlli, delle telecamere e, attenzione, pure con la copertura telefonica delle stazioni. Già, entro la fine di questanno saranno 32 le stazioni coperte dai gestori di telefonia mobile che, garantiscono in Atm, entro il 2010 copriranno tutte e 88 le fermate della metropolitana.
Ma sul fronte sicurezza limpegno dellazienda guidata da Elio Catania è rivolto anche a chi, autisti compresi, viaggia su bus e metrò in orari serali e notturni. Sulle linee 3, 7 e 19 è da oggi presente un controllore fisso nelle ore serali (in via sperimentale fino al 31 ottobre), mentre sette sono le squadre di guardiania concentrate nel servizio notturno e in particolare sulle tratte 90-91, su sei linee di autobus e sui tram 3, 14 e 15.
Per Catania, amministratore delegato di Atm, «lobiettivo è aumentare la sicurezza di chi viaggia oltreché fornire informazioni utili sui percorsi e sui biglietti ma anche sugli orari e sulle frequenze di passaggio». Va da sè che lazienda tenta pure di «ridurre levasione dei portoghesi al 6,5 dal 9 per cento attuale», perdita decine di milioni per Atm che, tra laltro, ogni anno registra un danno per atti di vandalismo sui mezzi valutato sui due-tre milioni di euro.
Davvero troppo per chi sta avviando il restyling di qualcosa come 15 stazioni della metropolitana. «Loreto M1 e M2 insieme a Garibaldi M2 sono la prima tappa di un progetto ampio che vuole trasformare mezzanini e banchine in agorà sotterranei» spiega lad Catania: «In vista dellExpo vogliamo rifare il trucco alle nostre strutture e renderle più funzionali e accoglienti grazie anche a una nuova illuminazione, a pavimenti nuovi e una segnaletica efficace in grado di guidare meglio i turisti».
Lintervento complessivo, «completamente autofinanziato dallAtm», costerà oltre 30 milioni. La fine dei lavori è prevista entro la fine del 2010 e, secondo i layout dei progetti, sono previsti «colori chiari, nuove luci e finiture architettoniche moderne». Come dire: «Le stazioni che andavano bene negli anni Sessanta e Settanta ora sono vecchie e ci fanno sentire meno sicuri» osservano da Atm. E sicurezza significa anche nuovi strumenti tecnologici, come la sala operativa di viale Monterosa che è stata interamente rifatta.
La sala che controlla tutti i mezzi di superficie è adesso dotata di un sistema di monitoraggio automatico della flotta che, in sostanza, controlla tutti i mezzi metro per metro da un capolinea allaltro.
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