Milano - Nuovo picco dell’inflazione che a maggio registra un rialzo del 3,6% su base annua: si tratta del valore più elevato dall’agosto 1996. Secondo l’Istat, il carovita è trainato soprattutto dall’energia con il caro-petrolio (+12,9%) ma anche gli alimentari mostrano un trend molto sostenuto (+5,7%).
Carburanti e alimentari al rialzo La pasta, rispetto ad un anno fa, è più cara del 20,4%, il pane del 12,9%, la frutta del 6,8%, il latte dell’11,1%. Crescono anche i prezzi al consumo per abitazione, acqua, elettricità e combustibili, che raggiungono un +6,8% rispetto al 2007 e un +0,6% rispetto ad aprile. Spingono inoltre i trasporti, che crescono del 6,2% rispetto all’anno precedente e dell’1,8% rispetto ad aprile. In aumento anche le bevande alcoliche e i tabacchi (+0,1 su base mensile e +2,9% su base annua). In calo, invece, rispetto al 2007 i servizi sanitari e le spese per la salute (-0,2%) e le comunicazioni (-3,5%). Su base mensile, invece, i prezzi sono saliti dello 0,5%.
Stabile in Eurolandia In Eurolandia, invece, l’inflazione si assesta sugli stessi livelli (3,6%) ma risulta in frenata, visto che ad aprile era della stessa cifra (mentre a marzo era del 3,3%). Dato che, ha detto la portavoce del commissario Ue Joaquin Almunia, "sfortunatamente non è stata una sorpresa". A suo giudizio, "la causa è difficile da individuare ma i prezzi del petrolio sono responsabili". In ogni caso, ha ribadito la portavoce, "ai Governi si chiede cautela per evitare di innescare una spirale inflazionistica".
Crescono i prezzi alla produzione Tornando all’Italia, sono in rialzo anche i prezzi alla produzione, che hanno segnato un aumento congiunturale dello 0,4% e tendenziale del 6,3% nel mese di aprile. Al netto degli energetici la variazione è del +0,4% sul mese e del +3,8% tendenziale. Per Marco Venturi, presidente di Confsercenti, "le stime del 3,6% sull’inflazione a maggio in Eurolandia ed in Italia e quelle sui prezzi alla produzione nel nostro paese sono una miscela preoccupante ed è ormai il caso di parlare di allarme economico e sociale". Venturi sollecita "una svolta rapida e profonda". Secondo i calcoli dei consumatori, l’inflazione a questi livelli farà spendere 1.973 euro a famiglia in media d’anno.
E i sindacati lanciano l’allarme: per il leader della Cgil Guglielmo Epifani, se i salari restano bassi si crea una "miscela esplosiva". Antonio Foccillo, della Uil, mette in guardia dal rischio di una "forte tensione sociale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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