Lingotto, altri «rimpasti» entro fine anno

nostro inviato a Torino

Alla presentazione della Grande Punto Abarth, Sergio Marchionne e Luca De Meo arrivano insieme, sulla stessa Alfa 159, con il chiaro scopo di sgombrare il campo dalle voci di possibili dissapori all’origine del rimpasto ai vertici del marchio Fiat.
Quarantotto ore dopo il passaggio del giovane manager alla direzione marketing del gruppo industriale e al suo inserimento nel direttorio del Lingotto, Marchionne e De Meo si sono presentati nella vecchia officina Abarth di Torino sotto le vesti di presidente e amministratore delegato dello Scorpione, di fatto il quinto brand dell’Auto. L’ad del Lingotto ha comunque detto chiaramente che gli avvicendamenti di questi giorni non saranno gli ultimi. «Abbiamo avviato un cambiamento strutturale a livello di dirigenti - ha precisato - ed è la prima mossa per creare la trasversalità della struttura. In pratica stiamo ridisegnando la nuova struttura gestionale del gruppo e questa è la prima mossa. Entro fine anno ci saranno altre novità». Marchionne ha anche aggiunto che la Fiat «va bene» nonostante il tonfo in Borsa di ieri (meno 1,46% a 19,22 euro) e, riferendosi ai conti del terzo trimestre, ha ribadito che «sono in linea con le aspettative: confermiamo gli obiettivi fissati già rivisti portandoli nella parte alta del trading profit per l’intero anno». Notizie positive anche per l’indebitamento: «C’è l’impegno ad azzerarlo il più velocemente possibile, magari anche prima della scadenza prevista del 2008. L’obbligazione emessa in primavera? Una mossa geniale: abbiamo assicurato il capitale per dieci anni».


Un accenno anche alla situazione economica in generale («il dollaro alto creerà sicuramente problemi») e alle possibili conseguenze sulla controllata Cnh della crisi del mercato delle costruzioni negli Stati Uniti («non influirà sul consolidato del gruppo»).

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