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L'Inter è campione del mondo Ma Benitez avverte: "Ora rinforzi o me ne vado"

I nerazzurri battono 3-0 il Mazembe: a segno Pandev, Eto'o e Biabiany. Il tecnico Benitez esulta ma bacchetta la società: "Voglio i rinforzi che mi sono stati promessi ad agosto". Moratti: "Non è questo il  momento per chiedere". Un uomo solo in mezzo al campo

L'Inter è campione del mondo 
Ma Benitez avverte: 
"Ora rinforzi o me ne vado"

Abu Dhabi - Benitez sapeva di giocarsi tutto: il titolo di campione del mondo per club e, soprattutto, la panchina. Sapeva di essere più forte dei congolesi del Mazembe che però, avendo battuto i brasiliani dell'Internacional di Porto Alegre, proprio scarsi non erano. Il 18 dicembre 2010 non poteva essere, per lo spagnolo, il giorno della paura. Doveva essere, invece, il giorno della rabbia e dell'orgoglio. Lo spagnolo ha schierato un offensivo 4-3-3, con Pandev a supporto di Milito ed Eto'o in avanti. A sorpresa Stankovic, decisivo nella semifinale, è rimasto in panchina. La spregiudicatezza porta subito buoni frutti: dopo poco più di un quarto d'ora i nerazzurri sono in vantaggio di due reti. E potevano essere di più, alla fine del primo tempo, se Milito non si fosse mangiato due occasioni grandi come una casa. A sbloccare il risultato è Pandev al 13' pt, dopo una splendida giocata di Eto'o. Il raddoppio arriva con il camerunense al 17' pt.

L'assedio dei congolesi Per Stankovic c'è spazio nel secondo tempo, al posto di Chivu. L'Inter cambia modulo passando a un più prudente 4-3-1-2. La squadra di Benitez continua a macinare gioco dominando la partita. Ma nell'ultimo quarto d'ora gli africani danno il tutto per tutto e sfiorano in più di un'occasione la rete. Al 30' st a Moratti, seduto in tribuna, gela il sangue nelle vene: un fortunoso rimpallo libera l'attaccante africano Kaluyituk,a che penetra in area e, davanti a Julio Cesar, sciupa una bellissima occasione. Il portiere nerazzurro lo tocca sul piede ma poi ritrae subito la mano. Il giocatore chiede il rigore, il contatto in effetti c'è ma l'arbitro non dà il rigore. Kaluytuka è ancora più pericoloso pochi minuti dopo, quando in area piccola anticipa Lucio e spara sul portiere dell'Inter. Al 40' st Biabiany, entrato in campo al posto di Milito, mette a segno la rete che chiude definitivamente la partita.

L'ultimo successo nel 1965 Sono passati 45 anni dall'ultimo successo mondiale. Una vita. Erano gli anni della grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrera. Foto e ricordi in bianco e nero. Ad Abu Dhabi i nerazzurri coronano un sogno e chiudono il cerchio magico vincendo tutto in un'annata che passerà alla storia. Quelle vecchie foto in bianco e nero all'improvviso si colorano di nuovo. L'Inter sale ancora sul tetto del mondo. Ancora una volta con un Moratti in cabina di regia.  

Benitez: ora voglio rinforzi Il tecnico spagnolo è molto contento, ovviamente. Eppure non perde l'occasione per tirare fuori tutta la rabbia che da settimane ha in corpo. "Merito rispetto. Mi sono addossato tutte le colpe e tutte le responsabilità, ma il club mi aveva promesso ad agosto tre giocatori. Non è arrivato nessuno. Ora ho bisogno di rinforzi, altrimenti parlino con il mio procuratore". Sono durissime le parole di Rafa Benitez nella conferenza stampa dopo la vittoria del Mondiale per club.

La gioia infinita di Moratti Il presidente non ha neanche il tempo di festeggiare che già si trova a dover fronteggiare una grana. E' al settimo cielo, e lo dice chiaramente parlando ai microfoni di Mediaset Premium:  "E' il completamento di un momento importante, era importante arrivare a fine annata con questa soddisfazione, i giocatori sono felici da pazzi. Traspare, si vede violentemente la felicità di tutti, specie chi aveva il padre che faceva parte di quel momento - ha detto Moratti parlando dei figli di Armando Picchi e Giacinto Facchetti -. E' un bel ricordo che ritorna vivo, ma ora pensiamo a mantenere questa posizione".

Sui rinforzi: non è il momento Moratti non dimentica di elogiare il tecnico Benitez, che "ha impostato molto bene la partita, si è vista la sua mano". Ma sullo sfogo dello spagnolo, che ha chiesto rinforzi dal mercato di gennaio e "supporto al 100%" dalla società, Moratti ha commentato con estrema freddezza: "Non è il momento di chiedere e non è qualcosa che decidiamo adesso". Un modo come un altro per ribadire un concetto chiave: la società sta lavorando, i risultati si vedono.

Ed è inutile, in questo momento, rovinare la festa. 

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