Milano - Sì, però rientrano in campo dopo aver lasciato gli avversari al freddo per un minuto abbondante. Sì, però quando vanno in vantaggio spariscono i raccattapalle. Bene: divario insostenibile, tre a zero dopo 47 minuti, nella sfida fra l’Oscar degli allenatori e il Seminatore non c’è stata partita. Sette in pagella ancora una volta a tutta la squadra, dire chi sia stato il migliore non ha senso, Mourinho ha spiegato che il Chelsea che si avvicina non c’entra, neppure la preparazione mirata, è solo questione di testa. È rimasto molto composto, ha applaudito per un cross di Maicon verso la mezz’ora del secondo tempo e nessuno ha saputo spiegarsene il motivo, poi ancora in ammirazione dei suoi che hanno assimilato anche gli sguardi. Ha messo giù un tridente vero, talmente reale che ad un certo punto quei tre hanno messo giù il repertorio in un metro di campo, ognuno mettendoci qualità e tempismo.
Cosa manca a questa squadra per crescere ancora? José non ha voluto rispondere, probabilmente ha pensato che tutto è migliorabile, anche la fortuna, e si è già messo a studiare. I cecchini sono in giro, inutile negarlo, davanti all'impotenza si tenta l'impossibile, ultima trovata la sua firma al Real per giugno. Il suo procuratore ha chiesto: dateci un solo buon motivo per andarcene e lo prenderemo in esame. Al momento zero buoni motivi.
Ma ci stanno provando a creare attrito.
Una cosa deve essere chiara, prima o poi Mourinho lascerà Milano, è normale, potrebbe anche succedere alla fine di questa stagione, e chi può negarlo? Ma per succedere deve vincere tutto e sentirsi scarico. E tutto significa coppa Italia, campionato e Champions. Quindi i cecchini sanno cosa devono fare per interrompere questa tirannia: fare il tifo per José.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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