L'invito al buon sonno di Max Richter è così intenso che non lascia dormire

L'epopea di "Sleep" ha superato i due miliardi di streaming, caso unico nel mondo della musica classica. Ora arriva la versione ridotta (e in parte diversa) di "Sleep Circle"

L'invito al buon sonno di Max Richter è così intenso che non lascia dormire

Nel 2012 Max Richter comincia a immaginare una musica che fosse una diga contro la vita frenetica, l'iperconnessione compulsiva, l'ansia senza oggetto connaturata al nostro stile di vita. Spiega Richter: "Stavo pensando a come le grandi opere d'arte possano fornire un paesaggio alternativo in cui abitare. Mi sono detto: forse potrei scrivere un pezzo che funzioni come un luogo di riposo, capace di fermare per un attimo il traffico di informazioni sull'autostrada dell'informazione". Tre anni di lavoro lo portano, nel 2015, a Sleep: otto ore e mezza di musica pubblicate in un cofanetto di otto CD con la celebre copertina lunare ideata dalla compagna creativa Yulia Mahr. Un'opera nata "per offrire un nuovo inizio quotidiano, una tabula rasa", che attinge "al ricordo della nostra prima lunga dormita dentro un altro essere umano, nostra madre".

La genesi risale all'introduzione della tecnologia 4G, quando la velocità della Rete iniziava a sommergere la coscienza. Nelle campagne intorno a Oxford, Max e Yulia riflettono su come un lavoro artistico monumentale da Proust a Rothko, fino alle Variazioni Goldberg di Bach, pensate per cullare l'insonne conte Keyserlingk possa dare un'altra dimensione al tempo. L'incontro con il neuroscienziato David Eagleman, autore del besseller Incognito: The Secret Lives of Our Brains, rafforza l'intuizione. Eagleman spiega: "Abbiamo parlato dei ritmi nel cervello e di cosa succede quando ci si addormenta. Si possono misurare oscillazioni larghe e lente: i neuroni si collegano e operano in concerto. Abbiamo considerato l'idea che suonare musica con quel ritmo esatto, potrebbe potenzialmente aiutare il cervello e procurare un sonno migliore".

Richter raccoglie la sfida: "Sono sempre stato molto appassionato dei suoni a bassa frequenza. Lavorare su Sleep è stata una carta bianca per esplorare a fondo questo mondo sonoro. In generale, Sleep ha uno spettro a bassa frequenza molto articolato". Il pianoforte, con i suoi battiti regolari, viene calibrato per "corrispondere a un ciclo di sonno perfetto. Ma è un esperimento: se si sincronizzi davvero o no con il tuo ciclo, è fuori dal mio controllo".

L'impresa è titanica. "Normalmente, quando compongo, lavoro su una parte e poi cerco di far combaciare tutti i pezzi di cui è fatta l'opera. Mi sono reso conto molto rapidamente che non potevo farlo con Sleep. Era troppo complesso. Così ho cambiato prospettiva. C'è molta musica, in Sleep, generata dal processo creativo stesso. È stata una scoperta anche per me". Sleep diventa presto un fenomeno. Le performance integrali otto ore e mezza, con il pubblico disteso su letti sono esperienze collettive uniche: "Queste performance sono state un'esperienza diversa da tutte le altre da me sperimentate fino a quel momento. Con la nostra musica accompagniamo qualcosa che sta accadendo nella stanza: centinaia di persone, che non si sono mai incontrate prima, si addormentano insieme, fidandosi l'una dell'altra". Nel finale, "negli ultimi quaranta minuti aggiungo frequenze più alte. Queste frequenze svegliano le persone".

Il successo è clamoroso: oltre due miliardi di stream, primato assoluto per un album etichettato come musica classica. Ma Richter non si ferma. Inizia a sperimentare versioni ridotte da 90 minuti, durata che "non è arbitraria", precisa Eagleman: "Novanta minuti è il tempo di un ciclo di sogno: si scende nel sonno profondo a onde lente, poi si risale nel sonno leggero, si sogna, e si riparte. Ogni ciclo è di circa 90 minuti". Da queste esecuzioni nasce Sleep Circle, pubblicato ora da Deutsche Grammophon in digitale, CD e vinile. Nel booklet, Richter ed Eagleman raccontano la storia di Sleep (da lì abbiamo preso le dichiarazioni in questo articolo). I ventiquattro brani di Sleep Circle condensano l'epopea di Sleep in una nuova architettura. "Alcune di queste composizioni, come Dream 11 / Moth-Like Stars o Non-Eternal, sono ricche nel loro nucleo poetico e musicale. Volevo che fossero vissute anche in modo più tradizionale. Ho scritto prima una versione per una performance da concerto tradizionale. Sleep Circle si basa su queste esecuzioni, il che significa anche che ha un'architettura leggermente diversa. È come Sleep distillato". Registrato nello Studio Richter Mahr in Oxfordshire, Sleep Circle si propone come un "viaggio nello stato ipnagogico", lo spazio tra veglia e sonno in cui i sogni cominciano a prendere forma. L'uscita è stata accompagnata da due performance integrali all'Alexandra Palace di Londra, le più grandi mai realizzate, per ribadire il legame fra la dimensione infinita di Sleep e la sua nuova incarnazione.

Dieci anni dopo, Richter conferma la sua poetica: "Penso al sonno come a un nuovo inizio quotidiano". Con Sleep Circle offre al nostro tempo accelerato un'altra pausa, "un luogo di riposo" in cui, ancora una volta, la musica sembra sognare da sola.

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