Lione può attendere «Non distraiamoci prima c’è l’Empoli»

Alle 15 si gioca a porte chiuse Spalletti pungola Totti: «Può e deve ancora migliorare»

Lione può attendere «Non distraiamoci prima c’è l’Empoli»

È il solito Luciano Spalletti da vigilia di campionato che parla. E se non fosse per l’imminente partita, quella sì importante, di Champions contro il Lione e l’intrigante siparietto su Totti, potremmo tranquillamente limitarci al classico «partita difficile», «avversario tosto questo Empoli». Punto. Invece qualcosa bolle in pentola a proposito del capitano giallorosso, pungolato a dovere dal mister toscano. «Lui può dare di più». Prima però c’è la cronaca di un campionato che conta poco ma che va comunque onorato. «È ovvio che quando giochi una partita così importante come quella contro il Lione, il rischio di avere la testa già lì c’è - ammette Spalletti -, cercheremo di non pensarci troppo perché prima c’è l’Empoli».
Questo pomeriggio mancheranno Mexes e Chivu, «potrebbe essere la partita di Tavano. Da quando è arrivato è migliorato molto, è pronto...». Lui sì che è migliorato, Tavano, e dovrebbe essere un esempio per alcuni giocatori. Totti, ad esempio. «Francesco è un fenomeno, un campione, ma non deve pensare, come nessuno di noi, di non poter migliorare». Grande stima per il capitano, per carità, ma si può dare di più. «C’è sempre qualcosa da imparare e in un paio di cose lui può ancora migliorare. Quali sono però queste sue lacune naturalmente non ve lo dico...». Proviamo a indovinare: forse dribbling, colpo di testa. Macché, pare sia roba da psicanalisi. «Non è che dovrebbe allenarsi un po’ di più - azzarda un collega - e tenere i nervi ben saldi?». «Potrebbe essere questo, potrebbe...».
Veniamo all’attualità, questo pomeriggio alle 15 la Roma gioca a porte chiuse a Empoli: ci sono buone notizie, molti acciacchi sono quasi risolti. «Il problema alla schiena di Cassetti è risolvibile per Empoli - dice il tecnico - e sia Perrotta sia Wilhelmsson sono a disposizione». Molto probabile che al Castellani si vedano in campo Pizarro e Tavano: «Pizarro ha avuto un problema familiare (non si è allenato per quasi tutta la settimana, ndr), ma in quel reparto non è che abbiamo altri giocatori a disposizione per cui si può rimettere in piedi velocemente». Maggiore disponibilità di alternative in attacco: «Lì abbiamo a disposizione qualcosa in più e ci sarà la possibilità di variare un po’».
Sarà comunque turn over. Un po’ per scelta pensando al Lione, un po’ per necessità. Mexes e Chivu non sono stati convocati perché non al cento per cento della condizione. Al centro della difesa quindi la coppia che si era già vista contro il Parma: Panucci-Ferrari. A fare i terzini Tonetto e un Cassetti non ancora al top, cosa che ha costretto Spalletti a richiamare Rosi dal torneo di Viareggio dove era impegnato con la primavera giallorossa. Sulla mediana ci dovrebbe essere invece Pizarro appena rientrato dal Cile, sempre in coppia con De Rossi. In avanti potrebbero giocare dall’inizio Tavano da una parte, per dare un turno di riposo a Mancini, Wilhelmsson dall’altra al posto di Taddei. In attacco fiducia confermata a Totti.
Una partita, importante per la zona Champions, senza tifosi sugli spalti.

Ieri pomeriggio l’Osservatorio del Viminale ha, infatti, bocciato lo stadio Castellani: mancano le barriere di prefiltraggio e la partita è stata considerata tra le più a rischio in quanto a intemperanze. Non entreranno, così, nemmeno i 3.500 abbonati azzurri. Per l’Empoli si tratta della prima volta senza tifosi.

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