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Lippi: «Come Pozzo? C’è la possibilità...»

RomaMartedì prossimo conosceremo la lista dei 30 «azzurrabili» per il Mondiale e sapremo se nell’elenco ci sarà anche il nome di Totti - osservato speciale ieri all’Olimpico da Lippi - ma non sapremo ancora il successore dell’allenatore viareggino sulla panchina della Nazionale. «Con il ct abbiamo parlato a dicembre, lui ha il grande pregio della chiarezza comportamentale, saprete tutto tra il 31 maggio e l’8 giugno, prima cioè della partenza per il Sudafrica», così il presidente federale Abete che tira in ballo Sant’Agostino («c’è il presente del futuro, ovvero l’attesa...»). Il divorzio è già sancito, ma il numero uno di via Allegri prende tempo: da una parte vuole lasciar tranquillo il gruppo nel lavoro al Sestiere, dall’altra - ed è il punto principale - non ha ancora in mano l’alternativa. Cesare Prandelli, il nome in cima alla lista, deve ancora liberarsi dalla Fiorentina e il tira e molla con Della Valle non sembra concluso. Chissà se Abete deciderà di intervenire direttamente, ma comunque dovrà attendere almeno la fine del campionato.
«Se Lippi andrà via, preferirei saperlo dopo il Mondiale...», ha detto capitan Cannavaro. Il cui addio alla Nazionale è invece già certo. «Già adesso dicono che sono troppo vecchio, figuriamoci ad agosto», le parole del calciatore juventino che a settembre festeggerà 37 anni. «Nel mio quarto mondiale vorrei portare a casa la Coppa, ma stavolta per tenercela», in riferimento alla possibilità di un bis che lascerebbe definitivamente il trofeo in Italia. «Ora non conta sapere chi sarà il ct della Nazionale dal 12 luglio, c’è un Mondiale alle porte», si è inserito nel dibattito Lippi che ha ammesso di «non aver mai sognato di fare come Pozzo, ma so che in Sudafrica c’è questa possibilità». Intanto ieri il ct ha chiuso lo stage alla Borghesiana. «Ho visto grande partecipazione da parte dei giocatori e li ringrazio. Quando farò le scelte, a ognuno di loro spiegherò i motivi delle mie decisioni». Infine il pronostico sulla finale di Champions: «Dò il 50% di possibilità a testa perché l’Inter ha acquisito dimensione internazionale e autostima, ma lo stesso vale anche per il Bayern».

Una parte dell’incasso dell’amichevole Italia-Messico del 3 giugno prossimo sarà devoluta agli orfani dei Carabinieri morti nell’attentato di Nassiriya.

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