Marcello Di Dio
da Roma
Il suo motoscafo, denominato «Dast» dal nome dei figli Davide e Stefania, è stato rimesso in mare ieri mattina. Marcello Lippi è tornato in anticipo rispetto ai tempi previsti a Viareggio. Forse aveva una gran voglia di riaccendere il motore della barca e non certo per sfuggire al legittimo entusiasmo dei tifosi italiani, ma anche per fare un tuffo nel suo mare, quasi a liberare tutte le tensioni accumulate in cinquanta giorni di lavoro. Prima però aveva fatto un salto al cimitero, a trovare mamma Adelina scomparsa due mesi fa e che ora sarebbe orgogliosa del figlio, così come papà Salvatore.
Uscendo dalla sua casa sul lungomare di Viareggio, il ct campione del mondo ha firmato autografi a un gruppo di bambini prima di far visita al cantiere della Darsena dove da un mese era ormeggiato il suo cabinato. Ora tutti si chiedono: resterà o no alla guida degli azzurri? «Io non ho dubbi - dice ai giornalisti che lo aspettano sotto la sua abitazione sul lungomare - ma solo quando sarà il momento parlerò della nazionale e dirò se resto o meno». Il ct, camicia di lino blu, bermuda bianchi, scarpe da tennis e casco, è già pronto a prendere lo scooter. Appena il tempo di salutare lautista di un bus turistico e di ammirare gli striscioni in suo onore affissi sui balconi: proprio a due passi dalla sua abitazione cè un grande telone azzurro con il tricolore su cui è stato impresso il volto del ct e più in basso la scritta «Grazie Marcello».
Il suo futuro sembra già scritto: il selezionatore toscano ha deciso da tempo di lasciare il gruppo azzurro. Ipotesi confermata ieri anche dal team manager azzurro Gigi Riva: «Ogni giorno arrivava un siluro sulla barca dellItalia, Lippi non ha dimenticato quanto è successo e ne ha sofferto». Pare dunque scontato lesito dellincontro con il commissario straordinario della Figc Guido Rossi che pure gli ha concesso qualche giorno per rifletterci ancora. Il faccia a faccia nel quale Lippi darà il suo addio avverrà con tutta probabilità giovedì, ma non è da escludere un ulteriore rinvio, come ha ufficialmente dichiarato la Federcalcio che vuole evitare lassedio dei cronisti e soprattutto lavorare sulleventuale nome del sostituto.
In realtà, i primi contatti sono stati già presi: lintenzione sarebbe quella di lanciare un tecnico giovane, ecco che il subcommissario Demetrio Albertini avrebbe fatto il nome di Roberto Donadoni, suo compagno nel Milan e nella nazionale e fino al febbraio scorso allenatore del Livorno in serie A. Linesperienza a così alti livelli è uno dei punti a sfavore dellallenatore bergamasco, ma sulla professionalità nulla da dire. Alcuni giocatori gradirebbero Gianluca Vialli (soprattutto gli juventini) ma le altre opzioni aperte sono quelle di Alberto Zaccheroni (che invece non sarebbe gradito al gruppo di calciatori azzurri) e di Cesare Prandelli (che difficilmente sarà però mollato dalla Fiorentina anche in caso di retrocessione a tavolino in serie B). La scelta dovrà comunque essere avallata dal capodelegazione azzurro Giancarlo Abete e da Gigi Riva.
Lippi, intanto, oggi andrà allospedale Le Molinette di Torino per andare a trovare Gianluca Pessotto, che ieri ha ricevuto la visita di Cannavaro, Del Piero, Ferrara e Zambrotta e del preparatore azzurro Gaudino. In serata poi, dalle 21.30, la grande festa in piazza Mazzini a Viareggio, organizzata dal comune e dalla Fondazione Carnevale. I suoi concittadini lo avrebbero voluto sul trono di Re Carnevale, ma lui ha detto di no, preferendo una festa più semplice. E così sarà allestito un palco con una scenografia ispirata alla città e al Carnevale, di cui Lippi è stato tra laltro testimonial per la campagna di azionariato popolare. Verranno trasmessi alcuni filmati che mostreranno una selezione di immagini dellavventura degli azzurri e, soprattutto, immagini inedite per il ct viareggino che potrà vedere come la sua città e i suoi amici hanno atteso e poi festeggiato la vittoria. Il clou avverrà in chiusura con la consegna da parte del sindaco di Viareggio Marco Marcucci delle chiavi della città.
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