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La Sacra di San Michele e la linea magica in Val di Susa

Storia e leggende della Sacra di San Michele in Piemonte, maestosa abbazia situata sulla misteriosa linea magica dedicata all’arcangelo guerriero

La Sacra di San Michele e la linea magica in Val di Susa

Il maestoso complesso monastico della Sacra di San Michele sorge sulla cima del monte Pirchiriano, in Val di Susa, a circa quaranta chilometri da Torino. Un luogo molto antico e denso di storia e mistero che si staglia a 960 metri di altitudine, prima tappa della Via Francigena in Italia e anche luogo di sepoltura di venticinque membri della famiglia reale dei Savoia.

L’abbazia, arroccata su un basamento alto circa 26 metri, si compone di diverse strutture e la sua costruzione viene fatta risalire alla fine del X secolo d.C. Oltre a rappresentare uno dei principali simboli religiosi del Piemonte, la Sacra di San Michele viene inserita nella misteriosa “linea magica” che traccia un percorso ideale unendo complessivamente sette santuari dedicati all’arcangelo Michele, partendo dalla lontana Irlanda ed estendendosi trasversalmente per oltre duemila chilometri fino alla Palestina.

Storia della Sacra di San Michele

Sacra di San Michele

Sul monte Pirchiriano sorgeva inizialmente un forte romano, realizzato per sfruttare strategicamente la posizione elevata e individuare eventuali invasori. Passò poi nelle mani dei Longobardi e, successivamente, tutta la zona iniziò a popolarsi di piccole chiese in onore di San Michele ricordato come capo supremo delle milizie celesti.

L’edificazione dell’abazia a partire dal 983 si deve al Vescovo di Ravenna, San Giovanni Vincenzo, che aveva scelto di ritirarsi a una vita eremitica e di elevare un tempio all’arcangelo Michele che gli era apparso in sogno. Secondo un’antica leggenda, inoltre, Giovanni Vincenzo avrebbe voluto inizialmente costruire il santuario sul Monte Caprasio, tuttavia si dice che ogni notte alcuni angeli apparsi dal nulla spostassero i materiali di costruzione portandoli sul vicino Monte Pirchiriano.

Un avvenimento che venne interpretato come volontà divina. Si narra anche che, durante la notte successiva alla consacrazione, il nucleo originario del santuario fu visto dalla popolazione circostante completamente circondato dalle fiamme.

La linea magica di San Michele

San Michele

L’aspetto più suggestivo e misterioso della Sacra di San Michele riguarda inevitabilmente la sua posizione, in corrispondenza di uno dei punti della linea magica di San Michele nota anche come linea michelita: questa retta immaginaria, che durante il solstizio d’estate sembrerebbe perfettamente allineata al tramonto, si dice sia stata tracciata dal colpo di spada che San Michele inflisse al diavolo per respingerlo e rimandarlo agli inferi.

La linea magica comprende anche il santuario di San Michele sul Gargano in provincia di Foggia, oltre a Skellig Michael in Irlanda, St Michael’s Mount in Gran Bretagna, Mont Saint Michel in Francia, Monastero di San Michele in Grecia, Monastero di Monte Carmelo in Israele.

Questa linea, chiamata anche linea del drago, unisce sette punti da sempre considerati a elevato potenziale energetico in grado di opporsi alle forze negative: nella Sacra in Val di Susa, ad esempio, sembra che il punto energetico si celi sotto una piastrella triangolare situata all’ingresso di una delle cappelle e di colorazione più chiara rispetto alle altre.

Un’ultima curiosità: il complesso monastico di San Michele in Piemonte ha rappresentato una importante fonte di ispirazione per l’ambientazione del celebre romanzo storico di Umberto Eco, “Il nome della rosa”.

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