Il Voyage Pittoresque Ou Description Des Royaumes De Naples Et De Sicile è un libro in 5 tomi del XVIII secolo che tuttavia per alcuni fa parte della quotidianità. Soprattutto per i collezionisti. Esistono infatti, sparse per il mondo, ceramiche inglesi di fattura vittoriana che ritraggono diversi panorami italiani, per lo più relativi all’aspetto che aveva il Meridione d’Italia alla fine del ‘700.
Chi era l’abate di Saint Non
Jean Baptiste Claude Richard, abate di Saint Non, ha vissuto tra il 1727 e il 1791. Ultimo figlio in una famiglia dedita al tempo stesso agli affari e all’arte, fu un religioso ma anche un incisore. E questa sua ultima attività lo portò a compiere un viaggio in Italia intorno alla metà del XVIII secolo, attività che era molto in voga tra nobili e benestanti europei all’epoca.
Tuttavia Sain Non non giunse oltre Napoli: inviò a sud uno degli illustratori di una scuderia di cui si servì per le tantissime illustrazioni dei suoi tomi, Dominique Vivant De Non. Quest’ultimo, oltre a realizzare gran parte delle illustrazioni, scrisse anche la descrizione dei regni di Napoli e Sicilia del Voyage Pittoresque. Saint Non rimaneggiò il suo scritto, provocando un enorme disappunto da parte dell'autore.
Il Voyage Pittoresque, viaggio in Italia dell’abate di Saint Non
Il volume di Pier Francesco Liguori Viaggiatori e Liberi Muratori, racconta il giudizio che Saint Non ebbe dell’Italia.
L'abate visitò infatti diverse località, da Torino a Venezia, da Roma a Napoli, passando per Firenze, Bologna, Verona e centri “minori”, come Loreto e Paestum. Non trovò ragioni di interesse a Ferrara e Lucca, ed ebbe un giudizio negativo soprattutto su Venezia, arrivandone a detestare gli spostamenti via acqua. Ma gli spostamenti in generale gli furono particolarmente avversi in diversi luogi: a causa delle “strade abominevoli” tra Piacenza e Tortona, i ponti troppo rari in Lombardia o per via del comportamento dei vetturini napoletani. Per non parlare dei disagi legati alla posta. Saint Non critica anche usanze che sono giunte fino a oggi, come il Carnevale di Venezia, che definisce “la cosa più triste del mondo” e il folklore del miracolo di san Gennaro a Napoli.
Oltre a lamentarsi del suo viaggio, che poi lascia proseguire a De Non, l’abate di Saint Non trovò in Italia anche elementi decisamente apprezzabili dal suo punto di vista. Come le trote del lago di Moncenisio, i giardini di Villa d’Este, le belle donne di Gaeta e quelle mascherate (e libertine) di Venezia.
Le riproduzioni sulle ceramiche inglesi
Non si sa esattamente come o perché, ma a un certo punto le illustrazioni contenute nel Voyage Pittoresque sono finite sulle ceramiche inglesi tipo Blue & White. Le si possono trovare dappertutto, perfino nei mercatini rionali: a volte sono originali, altre volte imitazioni, ma moltissime in qualche modo ritraggono l’Italia.
E in qualche caso si può anche fare un gioco stimolante, cercando di capire come i luoghi siano cambiati in questi tre secoli.
Da un lato la natura incontaminata e la semplicità la fanno da padroni in questa raffigurazione dell’Italia che fu, dall’altra fortunatamente molti luoghi in cui sono presenti particolari beni culturali hanno subito poche o pochissime modifiche nel tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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