Lite fra rom a Perugia con due morti: due arrestati

Lite fra rom a Perugia con due morti: due arrestati

Meno di 24 ore di serrate indagini hanno permesso alla squadra mobile della questura di Perugia di arrestare due uomini, entrambi nomadi rom, dopo la violenta lite di ieri sera a Perugia al culmine della quale uno di essi avrebbe travolto con un camper ed ucciso un quattordicenne rom e suo zio, ferendo la madre. Poi la fuga con il camper ed oggi l'arresto: l'ipotesi dell'accusa è quella di omicidio.

Il nomade è stato bloccato dalla polizia in una zona boschiva di Arzignano, una ventina di chilometri da Vicenza. Era solo, a piedi, all'interno di un bosco, dopo aver parcheggiato il suo camper in paese. Era leggermente ferito e per questo è stato accompagnato all'ospedale di Vicenza, dove è stato medicato. Ora si trova in questura a Vicenza, in attesa delle decisioni della magistratura di Perugia. Il camper (un Ducato chiaro, con targa belga) era stato localizzato già la notte scorsa intorno alle 4 ad Arzignano, nei pressi di un hotel, da una pattuglia dei carabinieri. Nulla è ancora trapelato sulle motivazioni dell'arresto del secondo rom.

La squadra mobile perugina sta ricostruendo motivazioni della lite e dinamica dei fatti, avvenuti ieri sera intorno alle 21,30 nella zona industriale di Balanzano a Ponte San Giovanni, popolosa frazione del capoluogo umbro. Sugli ampi viali della zona industriale, dove si affacciano capannoni, officine e stabili di varie aziende, si fermano spesso comunità di rom con camper ed autovetture. Ieri sera i Nicolic (questo il nome delle persone investite) avrebbero ospitato a cena proprio i due arrestati.

Improvviso sarebbe scoppiato il violento litigio (voci che la polizia non conferma riferiscono anche dell'uso di coltelli) ed il rom arrestato a Vicenza si sarebbe messo alla guida del camper, investendo quelli che fino a poco prima erano stati i suoi commensali. Il ragazzo, Nico Nicolic, è morto poco dopo, suo zio, Nebosha, è spirato stamani nell'ospedale di Perugia, dov'é ancora ricoverata la madre.

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