Lite sull’Expo: ora fate tutti un passo indietro

Prima ancora di nascere, l’Expo 2015 è diventata un gran pasticcio. Ma visto che nessuno di quelli che dovrebbero essere gli artefici del successo di questa manifestazione sembra disposto a cedere, a questo punto resta una sola possibilità: che tutti - governo, Regione, Comune e Provincia - facciano un passetto indietro, si chiudano in una stanza e non ne escano finché non hanno trovato una soluzione che vada bene. Ma che vada bene, sia chiaro, non a Tremonti o alla Moratti o a Formigoni. No. Una soluzione che vada bene all’Expo 2015 e quindi a Milano, alla Lombardia, all’Italia.
Non capiterà molto presto un’altra occasione così alla nostra città. Milano non ha Giubilei da offrire Urbi et Orbi, non può avere in tempi ragionevolmente brevi un’Olimpiade con cui fare bella figura davanti al mondo intero visto che ha, a malapena, qualche piscinetta in cui si può prendere un po’ di sole. No. Milano ha soltanto questa Expo, ottenuta grazie alla costanza e ai rapporti internazionali del sindaco Moratti, ma anche grazie a un perfetto gioco di squadra con governo, Regione e Provincia.
E sembra impossibile che, una volta tagliato il traguardo, tutto questo spirito di squadra sia improvvisamente svanito. È vero, ci sono tantissimi soldi in ballo e ciò non facilita gli accordi. Ognuno ha le sue cordate e i suoi supporter da favorire.

Non ci interessa e, soprattutto, non interessa l’opinione pubblica. Quello che conta adesso è fare presto, è trovare subito un accordo e cominciare a lavorare. Perché Milano nel 2015 faccia vedere a tutto il mondo di che cosa è capace. Se ne è capace.

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