Il locale si rinnova aspettando il James Taylor Quartet

Rimarrà chiuso per alcuni giorni, ma presto il Piper riaprirà e avrà anche una nuova veste. Dopo un’improvvisa chiusura non annunciata e alcuni concerti annullati, uno dei gestori dello storico disco-club romano, chiarisce a fan e frequentatori impensieriti che si tratta «solo della fine della locazione, serve un rinnovo». E rilancia: «stiamo pensando di rimodernare il locale». Il locale, tempio storico della beat generation nato nel 1965, è chiuso da una settimana e riaprirà a maggio. Parola di Giancarlo Bornigia, uno dei gestori. «Stiamo rinnovando la locazione, visto che era scaduta - spiega Bornigia -. Lo stabile in via Tagliamento è di proprietà di una società che adesso chiede più soldi, ma ci accorderemo. Anzi, forse il Piper verrà anche rimordenato». Lavori in corso, dunque. Ed ecco spiegati «i motivi tecnici» che avevano spinto lo stesso Povia, il cantautore di canzoni come Luca era gay, a spostare la tappa romana del suo tour dal Piper alGilda. Si temeva la chiusura del Piper, a un anno di distanza dalla scomparsa di Francesco Giavatto, in arte Mr. Franz, che era stato direttore del club dal 1981.

Ma in cartellone, per il prossimo mese, rimangono ancora alcune date importanti con artisti internazionali annunciate alcuni giorni fa. Per il 18 maggio, al Piper sono previsti i James Taylor Quartet, storici maestri del groove metropolitano stile londinese.

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