Lombardia e Campania alla conquista di New York

Parata in diretta su TeleLombardia Sui carri sfileranno le Province, ognuna con il suo teatro e un’opera. Lucchini: «Sarà una grande vetrina»

Alla faccia dei luoghi comuni Lombardia e Campania partono insieme alla conquista della Grande Mela. Dieci giorni a New York ospiti d’onore al Columbus day 2006, la grande festa degli italiani d’America. Un palcoscenico per il made in Italy, reso quest’anno ancor più prestigioso dalla diretta tivù organizzata da TeleLombardia e inserita nel palinsesto preserale di lunedì 9 ottobre (dalle 18 alle 20,30) nella giornata clou, quella della grande parata sulla Fifth Avenue.
Intanto un milione e mezzo di viaggiatori che ogni giorno passano nella Grand Central Station, potranno visitare gli stand allestiti per presentare le eccellenze di enogastronomia, arte, moda e artigianato. A organizzare il tutto i due consigli regionali che annunciano l’evento con una tecnologica conferenza congiunta in videoconferenza e microfono che rimbalza tra il Golfo di Napoli e il Pirellone. Lì, a battezzar l’evento, Sandra Lonardo (signora Mastella) che del consiglio regionale campano è presidente. «La dimostrazione - assicura - che se si vuole, si può. Per la prima volta due regioni, una del Sud e l’altra del Nord, amministrate rispettivamente dal centrosinistra e dal centrodestra, stringono un’alleanza per poter offrire all’America un’immagine unitaria e di qualità dell’Italia». Applausi anche da Milano. La parata (a cui partecipano anche le Province lombarde) per il vicepresidente del consiglio Enzo Lucchini darà modo di presentare «tutta la variegata identità che caratterizza le singole realtà territoriali». L’assessore al Turismo Piergianni Prosperini aggiunge che «il 70 per cento del patrimonio artistico e culturale mondiale è in Italia e parte cospicua ha casa in Lombardia e Campania». A sottolineare «l’apporto fondamentale dato dall’Unione delle Province Lombarde» è il vicepresidente del parlamento lombardo Marco Cipriano, orgoglioso per la possibilità di «mostrare agli americani e agli italiani d’America quanto il nostro Paese sia ricco di specificità». Per il vicepresidente della Provincia di Milano Alberto Mattioli, «un simbolo di come si possano superare le differenze politiche per rendere grande il nostro Paese». Di «avviata collaborazione culturale e artistica tra prestigiosi musei lombardi e statunitensi» parla il presidente del consiglio Ettore Albertoni ricordando le mostre «Giò Ponti. A world» all’Istituto italiano di Cultura di Chicago nel 2003, «I pittori della realtà. Le ragioni di una rivoluzione da Foppa e Leonardo a Caravaggio e Ceruti» al museo civico di Cremona e al Metropolitan Museum nel 2004 e «Fra Carnevale. Un artista rinascimentale da Filippo Lippi a Piero della Francesca» alla Pinacoteca di Brera e al Metropolitan Museum, nel 2005. E proprio l’arte sarà il tema di questa nuova partecipazione al Columbus day. Con la grande parata ideata dallo studio Festi, quello della maestosa cerimonia dell’ultima Olimpiade invernale e del carnevale ambrosiano. Una Festa della Bellezza, rappresentata con tableaux vivant montati su grandi carri mobili. «Un racconto allegorico per immagini forti - spiegano -, che fermerà l’attenzione, ma al tempo stesso sarà pieno di grazia italiana. L’elaborazione barocca, la cultura alta espressa da questa grande visione estetica del mondo, è rappresentata nei 16 grandiosi carri allegorici alti quasi 4 metri».

Per ogni Provincia, il suo teatro e un’opera: la Scala con il «Lago dei Cigni», il Teatro Grande di Brescia con il «Libiamo» della Traviata, il Donizetti di Bergamo con «L’elisir d’amore», il Ponchielli di Cremona con la «Danza delle Ore», per Lecco il Teatro alla Società con «I lombardi alla prima crociata», per Pavia il Teatro Fraschini con «Il combattimento di Tancredi e Clorinda» di Monteverdi e il Teatro Bibiena per Mantova. Una rappresentazione dei suoi laghi per la Provincia di Varese.

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