La Lombardia è la più «riciclona» d’Italia

Lombardia superstar della raccolta differenziata. Nell’annuale classifica nazionale dei 1.488 Comuni italiani «ricicloni» presentata ieri a Roma da Legambiente, uno su tre è nella nostra regione. Ben 446 comuni lombardi, infatti, hanno superato l’impegnativa asticella imposta dall’associazione ambientalista sui dati della differenziata per entrare nell’elenco dei «Ricicloni 2010». Si tratta di centinaia di piccoli e medi comuni che superano la soglia del 55% di rifiuti separati, ma ci sono anche popolosi capoluoghi di provincia come Monza, Lecco, Bergamo e Sondrio, tutti con percentuali comprese tra il 50 e il 55%. Certo le lombarde non reggono il confronto con le «prime della classe», città come Novara, Pordenone e Verbania, tutte al di sopra del 70%, o come Salerno al sud, che ormai viaggia a gonfie vele e supera il 60%. Un valore grazie al quale Salerno, partita in ritardo nella corsa al riciclo, ha ormai doppiato Milano, «da anni ferma ad un valore poco superiore ad un mediocre 32% - dichiara il presidente di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine -. Nonostante la zavorra di Milano e di altre sacche di comuni e province arretrate, come quella di Pavia, il rapporto nazionale Comuni Ricicloni parla di una Lombardia che ha capito che la raccolta differenziata conviene sotto ogni profilo: fa bene al portafoglio, produce posti di lavoro, riduce inquinamento ed emissioni di anidride carbonica. Un successo consolidato e indiscutibile, che rende del tutto incomprensibile l’ansia di costruire nuovi inceneritori, costosi e inquinanti», «Certo, e lo ripetiamo da alcuni anni - prosegue -, non siamo più i ricicloni di una volta. Nonostante il gran numero di comuni in graduatoria, le prime posizioni sono tutte saldamente in mano ad altre regioni, in particolare del Nord-Est. Il Veneto consolida infatti la sua posizione di eccellenza, con 390 comuni ricicloni (pari al 67% del totale dei comuni), e il Friuli brucia le tappe, vedendo aumentare fortemente il numero di comuni con ottimi piazzamenti. Veneti, friulani, trentini e piemontesi sono dunque i comuni che, per lo straordinario impegno, svettano nelle posizioni eccellenti delle classifiche.
Se nessun comune lombardo è in grado di competere con i primi classificati, a tenere ancora alto il nome della Lombardia ci pensano comunque i comuni di medie dimensioni che riescono a superare in molti casi anche il 70% di raccolta differenziata. È il caso di Alzano Lombardo (in provincia di Bergamo) e Cassano Magnago (Varese) che nella classifica dei comuni con più di 10mila abitanti ottengono rispettivamente il 35esimo e il 37esimo posto. O di Torre Boldone (Bergamo).

La provincia di Milano, va detto, paga la «cessione» di cinquanta comuni ricicloni alla neonata provincia di Monza e Brianza, che sommati ai suoi 89 l’avrebbero resa la provincia più virtuosa d’Italia, capoluogo a parte.

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