
In arrivo in Lombardia 36 nuovi alloggi che saranno messi a disposizione delle donne vittime di violenza, sulla base del progetto sperimentale promosso dalla Regione in collaborazione con Aler, Centri antiviolenza e Case rifugio. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, di concerto con l'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, e l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa. L'obiettivo è sostenere le donne nel loro percorso di autonomia abitativa, fondamentale per il recupero e la rinascita di chi si rivolge ai centri specializzati per sottrarsi a gravi situazioni di violenza domestica. L'iniziativa, avviata nel 2023, ha già affidato 64 alloggi. Con quelli previsti dal provvedimento della Giunta, quindi, gli alloggi salgono complessivamente a 100. Attraverso un nuovo stanziamento regionale di 1,5 milioni di euro, la misura prevede la ricognizione e la valorizzazione di ulteriori 36 alloggi e dà mandato alle Aler di sottoscrivere le convenzioni con i Centri antiviolenza per l'assegnazione delle case. Il rifinanziamento permette di offrire alle donne vittime di violenza soluzioni abitative adeguate e a costo zero, comprendo il canone di affitto e le spese reversibili. Al termine del periodo di copertura economica, gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei soggetti gestori dei CAV/CR con un canone di locazione concordato.
"Garantire un'abitazione significa garantire un percorso di autentica fuoriuscita dalla violenza - ha sottolineato l'assessore Lucchini - ma significa anche riaffermare la volontà di un'alleanza sociale capace di intervenire per un'adeguata presa in carico delle donne maltrattate e dei loro figli minori ai quali dobbiamo garantire tutele rafforzate".