Uninfornata di nuove assunzioni nel periodo tra luglio e settembre, che confermano Milano come la capitale delle professioni anche quando il resto d'Italia va in vacanza. In tutto sono 26.440 i nuovi posti di lavoro creati in tre mesi in Lombardia, di cui il 38,8% a tempo indeterminato e il 17,3% per mestieri per i quali le aziende non riescono a trovare figure adeguate. Sono i dati regionali relativi al terzo trimestre 2011 diffusi da Excelsior, il sistema informativo di Unioncamere e ministero del Lavoro. In larga parte si tratta di professioni qualificate, ben lontane dalla semplice manovalanza. Nel 50% dei casi è richiesta infatti unesperienza specifica e, fatta eccezione per il 21% rappresentato da contratti stagionali, per il 62,6% dei posti è necessaria la laurea o il diploma.
Le figure in assoluto più richieste sono i cuochi, per i quali sono previste 3.420 assunzioni. Ma in tutta la Lombardia sono molto ricercati anche commessi (2.980 nuovi contratti), specialisti finanziari (2.250), operai metalmeccanici ed elettronici (1.820), esperti delle vendite (1.410), operai specializzati nelle costruzioni (1.180) e tecnici dellindustria (1.030). Oltre a 1.690 insegnanti dove però, almeno per quanto riguarda le materie umanistiche, non mancano certo i candidati. Tra i mestieri per i quali è più difficile trovare figure professionali per rispondere alla domanda del mercato ci sono in particolare estetiste ed esperti dellassistenza agli anziani (manca il 48,8% del personale), ingegneri (47,3%), infermieri (45,6%), tecnici dellindustria (31,3%) e lavoratori nel campo del turismo (30,1%).
Mentre per le assunzioni che prevedono unesperienza specifica da parte del candidato, non si riesce a trovare il 74,6% degli autisti di metropolitane, tram e veicoli speciali. Cinque invece i settori nei quali almeno una assunzione su due avviene a tempo indeterminato: lindustria elettronica (68,4%), la metalmeccanica (58,8%), le costruzioni (54,6%), la chimica (51,3%) e i servizi immobiliari (50%). In Lombardia sono in tutto il 61% i contratti che riguardano i giovani con meno di 30 anni, mentre alle donne va il 47% dei posti di lavoro, di cui il 16,6% con assunzioni in rosa programmate dalle aziende.
Più in generale la nostra regione si rivela uno dei migliori mercati del lavoro a livello nazionale, con il 38,8% delle assunzioni a tempo indeterminato, contro il 28,3% della media italiana, il 45% dei contratti riservati agli under 30 (contro il 39,3%), il 25,5% dei posti per i quali sono richieste figure professionali di alto profilo (contro il 18%) e il 62,6% per i quali sono necessari il diploma o la laurea (contro il 55,4%). Unica nota di demerito, le assunzioni per le quali sono ritenute più adatte le donne: in Lombardia sono il 16,6%, in tutta Italia il 20,2%.
Come sottolineano gli esperti di Excelsior, «le assunzioni previste dalle imprese lombarde nel terzo trimestre 2011 si inquadrano in un contesto economico regionale in ripresa, trainato dallattività del settore manifatturiero (+7,5%) e dalle esportazioni (+18,4%)».
La Lombardia prova a risalire: creati in tre mesi 26mila posti
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