Lombardo tira dritto e dà le deleghe (ma poi va a incontrare i leader Pdl)

Si apre uno spiraglio nel muro contro muro, in Sicilia, tra il governatore Raffaele Lombardo (Mpa) e il Pdl. Dopo aver accelerato, assegnando le deleghe ai nove assessori indicati senza consultare il coordinamento regionale del Pdl, e tra i quali ci sono assessori del Pdl sì, ma dell’area «ribelle» che fa capo al sottosegretario Gianfranco Miccichè (e per questo sospesi dal partito), Lombardo è volato a Roma per incontrare il presidente della Camera Gianfranco Fini e il ministro dell’Interno Maroni. Annunciato un vis-à-vis anche con il premier e leader del Pdl Silvio Berlusconi. A confermare l’ipotesi dell’incontro lo stesso Lombardo: «Non ho ancora conferme, ma sarà un incontro riservato, riservatissimo». A Roma anche i coordinatori siciliani del Pdl, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania, per incontrare i coordinatori nazionali del partito, mentre con gli ex di An sarebbe in corso una trattativa per fare entrare in squadra Nino Strano, non eletto al Parlamento europeo.


Insomma, si cerca una soluzione, dopo che la crisi alla Regione e la guerra interna agli ex di Forza Italia nel Pdl - da un lato Miccichè, dall’altro Castiglione che fa capo all’asse Alfano-Schifani - ha causato un’emorragia di voti proprio nel granaio sicuro del centrodestra.

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