Andrea Fanì
Oggi è il giorno: quello in cui una città salterà, volteggerà, impazzirà e piangerà di gioia. Oggi è il giorno in cui una città diventerà metafora stessa di unOlimpiade. E che quellOlimpiade ospiterà. Maxischermi allHotel de Ville (municipio) di Parigi, concerto a Trafalgar Square (Londra), gente in piazza a seguire in diretta lesito delle votazioni. Perché a Singapore (verso le 13 ora italiana) si decide a chi assegnare i Giochi 2012.
La città è unarena. Blindata e controllata da oltre duemila agenti di polizia. Unarena. Dentro, nella polvere, cinque leoni. Londra, Madrid, Mosca, New York, Parigi. Pronti a tutto. Perché organizzare unOlimpiade può cambiare la storia, il futuro di una città. Rinnovamento, sviluppo, occupazione, turismo. Futuro.
Due leoni hanno la criniera più folta degli altri. Londra e Parigi sono considerate favorite. Lo dicono le voci di corridoio. E lo confermano i bookmakers: Parigi (1,36) o Londra (2,75). Hanno più chances degli altri. E, proprio per questo, si faranno più male degli altri. Anzi. Hanno già cominciato a ferirsi.
Ha aperto un australiano, Rob Sheard, delegazione inglese: «Lo Stade de France è uno stadio splendido. Per il rugby». E giù a ridere. Lui. Altri meno.
Jacques Chirac, per esempio, che a Singapore si è sentito chiedere: «Le piace il rosbìf?». Il Presidente ha risposto ai cronisti inglesi. E in altra sede ha rilanciato: «Non si può dare unOlimpiade allInghilterra, che ha una pessima cucina». E sullo slancio: «Lunica cosa che lagricoltura britannica ha dato allEuropa è la mucca pazza».
Fa tutto parte del gioco. Che finisce oggi. Novantanove votanti, serve la maggioranza assoluta altrimenti esce via via chi raccoglie meno consensi. Ad eliminazione. I membri delle delegazioni sono in fermento. Corri di qua, salta di là, che ritmi. Tony Blair, premier britannico, ha unagenda fitta. Volteggia come un ginnasta tra uffici e conferenze: «Londra è unica, perché ha uneredità sportiva e culturale». José Luis Zapatero, primo ministro spagnolo: «Madrid può essere la sorpresa. Vogliamo Giochi allinsegna dello sviluppo sostenibile e della gente». Michael Bloomberg, sindaco di New York, mette le mani avanti: «Chi ha detto che abbiamo già perso?». Poi la sua amministrazione fa sapere di puntare allOlimpiade. Ma quella del 2016, con un piano nuovo e organizzato. Per Mosca cè il sindaco Yuri Luzhkov: «Rappresentiamo il cambiamento. Come Pechino 2008». Il presidente russo, Vladimir Putin, ha inviato un videomessaggio al Cio, ma Shamil Basayev, capo degli indipendentisti ceceni, ha minacciato attentati. Cancellando le speranze dei russi.
Londra-Parigi con cinque cerchi alla testa
La designazione alle 13 ora italiana Zapatero: «Il nostro progetto è ecologico»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.