Londra, sindaco multato: non paga la tassa sul traffico che voleva abolire

La congestion charge coglie in fallo persino il sindaco di Londra. La tanto controversa tassa sul traffico, introdotta nel febbraio del 2003 dal suo predecessore laburista Ken Livingstone, al conservatore Boris Johnson non è mai andata giù. Figuriamoci adesso che ne è diventato una vittima diretta. Qualche giorno fa infatti, nel corso di un'intervista radiofonica, ha ammesso di essere stato costretto a pagare una multa di 60 sterline perché si era dimenticato di pagare il pedaggio quotidiano di 8 sterline entro i due giorni previsti dal regolamento. Un regolamento che lo stesso sindaco aveva più volte annunciato di voler modificare estendendo il lasso di tempo consentito per il pagamento a un mese. Se l'avesse fatto non sarebbe stato «vittima di un meccanismo disgraziato» come Johnson stesso l'ha definito alla radio. Sembra comunque che l'episodio l'abbia indotto ad accelerare i tempi di modifica del sistema. «Non appena la nuova tecnologia sarà disponibile lo cambieremo» ha promesso. L'abolizione, o almeno la riduzione del raggio d'azione della tassa sul traffico, era stata uno dei cavalli di battaglia di Johnson, che entro il 2010 intende eliminarla dalle zone ovest del centro come Kensington e Chelsea.

Nel frattempo dovrà stare un po' più attento alle scadenze oppure rassegnarsi a girare ancor di più in bicicletta come fa anche il suo leader di partito David Cameron. Certo è che muoversi su due ruote, nella capitale ghiacciata delle ultime settimane, non dev'essere un gran divertimento. Meglio ricordarsi di pagare allora.

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