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Londra, trovato il liquido esplosivo Saranno incriminati 15 arrestati

Presto davanti al giudice più della metà dei 23 islamici che preparavano una serie di attentati sugli aerei in volo per gli Usa

Lorenzo Amuso

da Londra

Scatteranno presto le incriminazioni formali ai danni di 15 dei 23 sospetti terroristi, arrestati in relazione ai presunti attentati sui voli in partenza dalla Gran Bretagna con destinazione gli Stati Uniti. Secondo fonti vicine a Scotland Yard, che si dice «estremamente ottimista» sugli sviluppi dell’inchiesta, sarebbe addirittura «imminente» la formalizzazione delle accuse per reati di terrorismo.
Dopo dieci giorni di indagini, accertamenti, perquisizioni, setacciamenti di boschi, emergono dunque le conferme tanto attese. E la più grande operazione antiterrorismo mai condotta in Gran Bretagna, ribattezzata Operation Overt, può incassare il primo successo. Proprio quando nell’opinione pubblica cominciava a insinuarsi un certo scetticismo per i ritardi dei riscontri probatori, dopo il fulmineo blitz condotto dalla polizia e dai servizi di sicurezza la notte di giovedì 10 agosto, ecco la svolta: il ritrovamento in un bosco del Buckinghamshire (non lontano dall’abitazione di uno degli arrestati) di sostanze chimiche utili a costruire bombe artigianali. E ancora: una pistola, una grossa somma di denaro contante e documenti «rilevanti». Tutte prove rinvenute nelle perquisizioni svolte in 50 abitazioni tra Londra, Birmingham e High Wycombe, nel Buckinghamshire.
Scotland Yard preferisce non sbilanciarsi, rifiutandosi di confermare i ritrovamenti. Come nel caso dei presunti «videotestamenti» registrati dai «martiri», che sarebbero stati ritrovati in sei computer portatili nelle case dei fermati. La cautela delle forze dell’ordine si giustifica anche con un recentissimo precedente: l’arresto dei due fratelli musulmani di Forest Gate. Sospettati di terrorismo, i due giovani erano stati presi lo scorso giugno al termine di una maxioperazione condotta da oltre 250 agenti. Una dimostrazione di forza inutile, visto che erano poi bastati due giorni per accertarne l’assoluta innocenza. Una figuraccia colossale per Scotland Yard. «Non è un’altra Forest Gate - ha assicurato una fonte al domenicale Sunday Times -. La polizia è molto fiduciosa, la maggior parte di queste persone verranno incriminate per terrorismo». Nel giro di una decina di giorni - aggiunge la fonte -, in largo anticipo sui termini massimi di custodia cautelare per i reati di terrorismo (28 giorni).
Nel frattempo continuano gli accertamenti sul materiale ritrovato, sulle e-mail intercettate (alcune inviate da diversi internet point di Reading), così come le analisi sulle impronte digitali e sulle tracce di Dna. Sembra ormai accertato che un componente del gruppo stava raccogliendo informazioni sugli orari dei voli per gli Usa, mentre non trova conferma, almeno per il momento, l’indiscrezione pubblicata qualche giorno fa dall’Evening Standard secondo cui sarebbe stato rinvenuto un biglietto aereo della United Airlines per il 16 agosto. «Siamo consapevoli che se tutti fossero scarcerati sarebbe un danno enorme per i rapporti con la comunità musulmana», conclude il Sunday Times.
Gli aeroporti londinesi, infine, sembrano aver superato l’emergenza dell’ultima settimana: durante il week-end i voli non hanno subito cancellazioni né ritardi significativi.

Nei prossimi giorni il ministro dei Trasporti Douglas Alexander incontrerà i vertici della Baa, la società che gestisce numerosi scali britannici, al fine di trovare una comune via d’uscita per garantire la massima sicurezza al trasporto aereo, ma senza paralizzarlo.

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