L'Opec ferma la corsa del petrolio

Il petrolio, dopo il picco di ieri, resta sopra gli 95 dollari. I Paesi produttori accusano la speculazione, ma aprono: "Pronti ad aumentare la produzione"

L'Opec ferma la corsa del petrolio

Milano - Il segretario generale dell’Opec, Abdullah al-Badri, ha detto che il cartello degli esportatori intende aumentare la produzione di greggio per fronteggiare eventuali restrizioni dell’offerta. Il prossimo meeting ministeriale si terrà ad Abu Dhabi il 5 dicembre prossimo. "Il 5 dicembre discuteremo la situazione del mercato e l’Opec è pronta a interferire e aiutare se ëil problemaû è legato ai fondamentali" ha detto Badri ai giornalisti.

Prezzi alle stelle colpa della speculazione Il fatto che i prezzi del petrolio siano alle stelle è fondamentalmente solo frutto della speculazione sui mercati dei futures e non può essere attribuito ad una carenza di forniture, che invece sono regolari. È quanto ha affermato oggi a Vienna il segretario generale dell’ Opec, Abdalla el-Badri.

Secondo il segretario dell’ Opec fra gli altri fattori che influiscono sugli altissimi livelli di prezzo figurano "problemi di natura geopolitica, il calo del dollaro e il sistema di raffinazione". Ma sopra ogni altra considerazione - ha sottolineato - c’è appunto la speculazione. "Il mercato - ha concluso - resta ben rifornito di greggio, non ci sono state interruzioni".

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